Nuova offensiva dell'amministrazione Trump contro l'eredità di Barack Obama. Il capo dell'agenzia federale dell'ambiente (Epa), Scott Pruitt, ha annunciato che tutto e' pronto per rovesciare le politiche messe in campo dall'ex presidente sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici, rottamando il 'Clean Power Plan' che taglia le emissioni degli impianti a carbone.
Sul fronte immigrazione l'amministrazione Trump ha inviato al Congresso una serie di punti che costituiscono le richieste per stilare la riforma sull'immigrazione e in particolare la base per negoziare un accordo che vada a rimpiazzare il programma per i cosiddetti 'Dreamers'. Le richieste includono tra l'altro cambiamenti per il sistema di rilascio della 'carta verde', l'assunzione di altri 10mmila guardie di frontiera e la costruzione del muro al confine con il Messico.
La Casa Bianca chiedera' questa settimana ai membri del Congresso di rafforzare le frontiere per impedire l'ingresso negli Usa di migliaia di minori in fuga dall'America Centrale, come prerequisito per un eventuale accordo con i democratici sul programma per i cosiddetti 'Dreamers', che consente ai minori entrati illegalmente in Usa di restare nel Paese, ma che Trump ha revocato nelle scorse settimane. E' quanto emerge da anticipazioni diffuse dal New York Times
Stando a fonti dell'amministrazione, Trump chiedera' un intervento su quelle che definisce scappatoie che incoraggiano genitori di Guatemala, El Salvador, Honduras, a mandare i propri figli illegalmente negli Stati Uniti dove molti si 'mimetizzano' alle comunita' locali e restano nel Paese come immigrati illegali, senza documenti. La richiesta e' compresa in una lista di priorita' per l'amministrazione Trump in vista di una stretta sull'immigrazione e che costituisce la base dalla quale partire per negoziare al Congresso un accordo sui cosiddetti 'Dreamers'.
La Casa Bianca sta mettendo a punto un ordine esecutivo che consentirebbe di aggirare limiti imposti da Obamacare, come permettere a gruppi di individui di usufruire di piani offerti ad associazioni e di acquistare copertura sanitaria fuori dal proprio Stato. La firma e' attesa per il prossimo giovedi', stando a fonti dell'amministrazione. Un passo gia' paventato dal presidente, in risposta all'impasse al Congresso -ad oggi risultato non superabile- per la auspicata revoca e sostituzione di Obamacare
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