L'ex stratega della Casa Bianca Steve Bannon ha ricevuto dal procuratore del Russiagate, Robert Mueller, un mandato di comparizione per testimoniare davanti ad un grand jury nell'ambito delle indagini su una possibile collusione tra l'entourage di Donald Trump e i russi. Lo scrive il New York Times, sottolineando che è la prima volta che Mueller usa un mandato per ottenere informazioni da un membro dell'inner circle del presidente.
Il provvedimento e' stato emesso dopo la diffusione di una citazione di Bannon nel libro 'Fire and fury', in cui definisce "sovversivo" l'incontro fra il primogenito del tycoon ed emissari russi alla Trump Tower durante la campagna elettorale. L'ex chief strategist, ascoltato oggi a porte chiuse anche dalla commissione intelligence della Camera, aveva poi precisato in un comunicato che non si riferiva al figlio di Trump ma all'allora capo della campagna elettorale Paul Manafort, negando ogni collusione dell'entourage del tycoon con Mosca. Secondo il Nyt, il mandato potrebbe essere un modo per indurre Bannon a cooperare, consentendogli di evitare il grand jury in cambio di una deposizione nel contesto meno formale degli uffici del procuratore a Washington.
Russiagate: Mueller convoca Bannon
Lo riferisce il New York Times