Un'altra scossa di terremoto, questa volta di magnitudo 7.1, ha colpito venerdì sera il sud della California dopo quella di giovedì che aveva una intensità di 6.4. Il sisma è stato registrato a 17,6 km da Ridgecrest, la stessa località colpita da quello di giovedì, ad una profondità di almeno 17 km.
Oltre mille vigili del fuoco mobilitati. Si tratta del più forte terremoto mai registrato nello Stato negli ultimi 20 anni: secondo l'Istituto geofisico americano (Usgs) è stato avvertito anche in Messico.
Il nuovo terremoto ha causato incendi, in gran parte per fughe di gas, rotture delle tubazioni dell'acqua e cadute della rete elettrica in parte di Ridgecrest, una cittadina di circa 27 mila abitanti a 200 km a nordest di Los Angeles, tra i parchi nazionali della Death Valley e del Sequoia Forest. Fughe di gas e crollo di edifici nel vicino villaggio di Trona, che ha 2000 abitanti. Lo riferisce Mark Ghilarducci, direttore dei servizi di emergenza statali.
Nessun danno rilevante alle infrastrutture, nessun morto e nessun ferito grave a Los Angeles: è quanto si legge in un bollettino diffuso dai vigili del fuoco della città. I vigili del fuoco hanno quindi dichiarato conclusa l'emergenza e hanno ripreso le normali operazioni. "Vi chiediamo di considerare il terremoto di stanotte come un promemoria per essere preparati", si legge ancora nel comunicato.
Il terremoto che ha colpito la California meridionale potrebbe causare perdite economiche per almeno un miliardo di dollari, poco meno dell'1% del Pil Usa: e' la stima della U.S. Geological Survey (Usgs) l'agenzia scientifica del governo americano che studia il territorio degli Stati Uniti, le sue risorse naturali e i rischi naturali che lo minacciano.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it