Donald Trump, forte dell'assoluzione nel secondo processo di impeachment, rompe gli indugi e dà il via all'operazione per il suo ritorno. E lo fa con una vera e propria dichiarazione di guerra contro il leader dei senatori repubblicani Mitch McConnell, reo di averlo indicato come "moralmente responsabile" dell'assalto al Congresso del 6 gennaio.
Intanto, Trump scarica Rudolph Giuliani: il tycoon ha fatto sapere che l'ex sindaco di New York resta un suo "amico ed alleato", ma attualmente non lo rappresenta più in alcuna questione legale. Eppure sono diverse le azioni penali e civili in cui attualmente Trump è coinvolto. Ma già dopo le elezioni presidenziali il tycoon aveva espresso la sua insoddisfazione per l'azione di Giuliani nel sostenere la tesi delle elezioni truccate.
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