Salman Rushdie è "sulla via della guarigione". Lo ha detto il suo agente, Andrew Wylie, in un comunicato al Washington Post. "Le ferite sono gravi ma le sue condizioni sono avviate sulla strada giusta", ha sottolineato. Lo scrittore è stato staccato dal respiratore ed è ora di nuovo in grado di parlare.
La famiglia di Salman Rushdie è "estremamente sollevata" per il fatto che lo scrittore sia ora in grado di respirare autonomamente. Lo ha affermato suo figlio aggiungendo che "il senso dell'umorismo provocatorio" di suo padre "rimane intatto'".
Intanto cominciano a montare le polemiche sulla mancanza di protezione per un uomo che vive da oltre 30 anni sotto la minaccia dell'estremismo islamico. Unico nell'amministrazione Biden finora, il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha esplicitamente accusato l'Iran di aver quantomeno ispirato l'attacco a Salman Rushdie. "Le istituzioni iraniane hanno incitato alla violenza contro lo scrittore per anni e i media statali in questi giorni hanno esultato per l'attentato contro di lui. Tutto questo è spregevole", dichiara Blinken in una nota diffusa dal Dipartimento di Stato. Ma l'Iran nega "categoricamente" qualsiasi legame con l'aggressore.
La Casa Bianca ha condannato "l'orribile attacco" avvenuto su suolo americano e ha fatto sapere che prega per Rushdie. Nessuna informazione ufficiale sul movente dell'attacco ma l'aggressore, un 24ennne nato in New Jersey da genitori libanesi, sembra essere vicino all'estremismo sciita e ai pasdaran iraniani. L'ultimo aggiornamento sulle condizioni dell'autore dei 'Versi Satanici' risale ormai a diverse ore fa. E' stato il suo agente, Andrew Wylie, a dare le informazioni via email. "Le notizie non sono buone. Salman è attaccato a un respiratore, in questo momento non è in grado di parlare", ha fatto sapere l'agente dello scrittore rivelando che le sue condizioni sono più gravi di quanto si potesse immaginare. "Probabilmente perderà un occhio, i nervi del suo braccio sono stati recisi e il suo fegato è stato ferito e danneggiato".
Il premier israeliano Yair Lapid ha condannato l'attentato allo scrittore Salman Rushdie negli Usa definendolo un attacco alla libertà e la conseguenza di anni di istigazione da parte dell'Iran. "L'attentato a Rushdie - ha sottolineato su Twitter - è un attacco alle nostre libertà e ai nostri valori. E' il risultato di decenni di istigazione condotta dal regime estremista di Teheran. A nome del popolo di Israele gli auguriamo una piena e veloce guarigione".
Salman Rushdie, iraniani felici per l'attacco allo scrittore
Dopo il premier britannico Boris Johnson e il presidente francese Emmanuel Macron, è arrivata anche la condanna del presidente americano. "Salman Rushdie, con la sua visione dell'umanità, con il suo impareggiabile senso per la storia, con il suo rifiuto di essere intimidito o messo a tacere, rappresenta ideali essenziali e universali. Verità. Coraggio. Resilienza. La capacità di condividere idee senza paura. Questi sono gli elementi costitutivi di qualsiasi società libera e aperta", ha affermato Joe Biden in una nota. "Oggi riaffermiamo il nostro impegno nei confronti di quei valori profondamente americani in solidarietà con Rushdie e tutti coloro che sostengono la libertà di espressione", ha sottolineato.
Nel comunicato sull'attacco a Salman Rushdie Joe Biden avrebbe dovuto esplicitamente puntare il dito contro l'Iran. Lo sostengono diversi senatori repubblicani che attaccano il presidente americano e gli chiedono di interrompere immediatamente i negoziati sul nucleare di Teheran. "L'Iran ha offerto una taglia a chi fosse riuscito a uccidere Salman Rushdie", ha twittato il senatore repubblicano della Florida Marco Rubio. "E' stato accoltellato in America. Perché Biden sta ancora negoziando un 'accordo' con questi terroristi a Teheran?", ha attaccato riferendosi all'intesa sul nucleare iraniano che da mesi l'amministrazione Biden sta cercando di ripristinare. "I leader iraniani chiedono l'omicidio di Salman Rushdie da decenni", ha twittato il senatore repubblicano dell'Arkansas Tom Cotton. E lo scrittore conservatore Gary Weiss ha definito "orripilante" la nota della Casa Bianca sull'attacco. "Non si parla minimamente della taglia dell'Iran sulla testa di Rushdie o della fatwa riconfermata nel 2005 e nel 2019". Negli anni il governo di Teheran ha preso le distanze dalla fatwa lanciata dall'ayatollah Khomeini nel 1989. Sull'attacco allo scrittore non ci sono state reazioni ufficiali ma i media statali, come l'agenzia Fars, hanno esultato e augurato la morte a Salman Rushdie.
"Non ti preoccupare, sei la prossima": è il messaggio indirizzato via Twitter alla scrittrice J.K. Rowling, che dopo l'attentato contro Salman Rushdie nello Stato di New York aveva espresso sulla piattaforma social la propria solidarietà allo scrittore. La terribile replica è arrivata dall'utente Meer Asif Aziz, di origine pachistana e che si descrive come 'studente e attivista'. L'autrice della saga di Harry Potter ha ironizzato sulle linee guida di Twitter contro l'incitamento all'odio dopo che la piattaforma non ha cancellato il commento dell'utente, già segnalatosi in precedenza per le sue posizioni estremiste. La minaccia ha scatenato numerose reazioni di condanna unite a inviti nel perseguirne l'autore. Nella discussione generata dal caso, alcuni utenti hanno fatto notare che il profilo non esiste più. Non è chiaro se finalmente sia intervenuta la piattaforma o se l'uomo abbia per primo eliminato il proprio account per paura di ritorsioni, come sostengono alcuni utenti.