Nord America

>>>ANSA/Paura a Los Angeles, in 48 ore trovate morte due modelle

Entrambe afroamericane, famiglie temono un serial killer

Redazione Ansa

(di Alessandra Baldini) (ANSA) - NEW YORK, 19 SET - Paura a Los Angeles mentre la polizia si interroga sulla morte di due modelle afroamericane a Downtown LA nell'arco di due giorni: una sicuramente uccisa mentre anche l'altra con ogni probabilità potrebbe essere stata vittima di un crimine violento. Le famiglie parlano di un serial killer a piede libero, anche se non ci sono ancora le prove. E additano le coincidenze temporali e geografiche che porterebbero a trarre questa conclusione. Il 10 settembre i familiari di Nichole 'Nikki' Coats ne hanno scoperto il cadavere due giorni dopo che i loro sms non avevano avuto risposta. La morte di 'Nikki' è ancora dichiarato "sospetta" mentre si aspetta il responso del medico legale. Due giorni dopo, in un lussuoso condominio a meno di cinque chilometri di distanza, anche Malisa Mooney è stata trovata uccisa. Anche in questo caso erano stati i messaggi via cellulare, o meglio la loro assenza per una intera settimana, che avevano messo sul chi vive i familiari. "C'è un predatore in circolazione", ha lanciato l'allarme la zia di 'Nikki', May Stevens, che ne aveva scoperto il cadavere, anche se finora solo la morte di Malisa è stata decretata come omicidio. Nell'ultimo messaggio 'Nikki' diceva che stava uscendo per un appuntamento galante. "Voglio risposte, voglio sapere perche' mia figlia è morta. 'Nikki' non aveva nemici", ha detto la madre, Sharon Coats.
    La zia, che ne ha scoperto il corpo, ha detto che a malapena ha riconosciuto la nipote: "Aveva una gamba alzata in aria come se stesse calciando qualcosa. Non è così che ti metti a letto e muori. Sono convinta che sia stata uccisa". Anche Malesa, che aveva 31 anni, faceva la modella, ma sbarcava il lunario come agente immobiliare e solo un mese fa aveva traslocato nella casa dove è stata uccisa. Allertata dai familiari, il 12 settembre la polizia ha fatto irruzione nell'appartamento di Bunker Hill e l'ha trovata senza vita, non è chiaro da quando.
    La morte delle due giovani donne arrivano sulla scia di un rapporto del municipio di Los Angeles sugli alti tassi di criminalità di cui sono vittima le donne nere, anche se in generale le statistiche sui crimini in città sono in diminuzione. Citando dati della polizia, il rapporto aveva notato che le donne di colore rappresentano solo il 4,3% della popolazione della città, ma sono il 25-33% delle vittime di violenza: "Sono in una posizione di eccezionale precarietà come risultato di decenni di discriminazione, razzismo e sessismo".
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it