Con l'orecchio destro ferito bendato e il sorriso di un miracolato, Donald Trump ricompare per la prima volta in pubblico dopo l'attentato facendo esplodere l'arena della convention repubblicana di Milwaukee. E provocando le prime scosse di terremoto in politica estera con la scelta del suo vice J.
Standing ovation, cori 'Usa, Usa', 'Fight, fight, fight' (le sue parole dopo la pallottola che lo ha colpito di striscio), urla la folla al Fiserv Forum. Trump sembra commosso, ha gli occhi lucidi e si gode la marea umana che vorrebbe abbracciare il suo idolo sopravvissuto ad una raffica di Ar-15, "grazie alla fortuna o al Signore". Parlerà giovedì per accettare la nomination sotto una pioggia di palloncini tricolori, quando arriveranno anche Melania e Ivanka, ieri assenti nel box di famiglia del Fiserv, dove c'erano invece i due figli Eric e Donald Jr, Tiffany e il marito. Nel frattempo, dopo il flop di Butler, il Secret Service ha intensificato le misure di sicurezza attorno al tycoon dopo aver ricevuto informazioni, come riferisce Cnn, su un presunto complotto iraniano per assassinarlo: sabato è previsto il primo comizio in Michigan dopo l'attentato in Pennsylvania.
Poco prima di materializzarsi in carne e ossa, sul maxi schermo dell'arena era stato proiettato un videomessaggio di Trump che segna la fine della breve tregua con Joe Biden e il suo partito. Nella clip The Donald invita i repubblicani ad usare "ogni mezzo appropriato a disposizione per battere i dem, anche votando per posta", una pratica che ha sempre fustigato associandola alle frodi elettorali. E rilancia le sue false accuse sul voto truccato del 2000, insieme al timore che si ripeta a novembre. "Non vogliamo che quanto accaduto nel 2020 succeda di nuovo. Tenete gli occhi aperti perchè queste persone vogliono imbrogliare e lo fanno, francamente è l'unica cosa che fanno bene". Menzogne precedute dalle falsità di vari relatori della prima serata che hanno attaccato l'amministrazione Biden, tra cui la deputata cospirazionista Marjorie Taylor Greene. Che tuttavia ha ricevuto meno applausi delle vere star della serata, come il senatore afroamericano Tim Scott e il governatore della Virginia Glenn Youngkin.
Super ovazione invece per J.D. Vance, il 39enne senatore junior dell'Ohio che è comparso per la prima volta sul maxi schermo della convention insieme a Trump dopo l'investitura come suo vice. Un contrasto di età stridente, come se fossero nonno e nipote (si passano 39 anni) o una scena da 'take-your-kid-to-work day' (porta tuo figlio al lavoro), come ha notato l'ex stratega di Obama David Axelrod. Ma si tratta di una precisa scelta ideologica per garantire che in futuro il partito repubblicano resti il partito Maga. Un tributo all'America first, che elettrizza i populisti e impensierisce le elite del partito, allarmando gli alleati europei di Washington.
A partire da Londra, che getta acqua sul fuoco per non compromettere la sua 'special relationship'. Ma le parole di Vance preoccupano, anche perchè pronunciate soltanto a inizio mese, durante la conferenza di destra della National Conservatism a Washington: "Qualche giorno fa parlavo con un amico e dicevamo quale potrebbe essere il primo Paese islamista a mettere le mani sulla bomba atomica, visto che all'amministrazione Biden queste cose non interessano. E allora mi son detto: il Regno Unito, visto che il Labour ha appena vinto le elezioni!". Preoccupa ancora di più la posizione di Vance contro gli aiuti a Kiev e la sua conferma a Fox News che "se eletto, Donald Trump, come ha promesso di fare, andrà là, negozierà un accordo con Mosca e Kiev per porre fine rapidamente alla guerra ucraina, in modo che l'America si possa concentrare sul vero problema, che è la Cina". Scenario corroborato dal premier ungherese Viktor Orban, che recentemente ha fatto la spola tra Kiev, Mosca, Pechino e Mar-a-Lago: "Trump ha piani dettagliati e ben fondati per questo".
L'ex 'never Trump' che in passato aveva paragonato il tycoon a Hitler è ora il primo millennial di sempre in un ticket presidenziale, il volto nuovo e giovane del trumpismo, l'intellettuale della New Right che sposa il populismo economico - dalla regolamentazione delle grandi banche all'uso dei dazi per rilanciare le industrie nazionali - con il nazionalismo e una politica sociale conservatrice. Fa parte delle grandi manovre di Trump, che incassa anche l'endorsement di Elon Musk e il suo impegno di versare 45 milioni al mese per la sua rielezione. E che tenta pure di convincere il candidato indipendente Robert F. Kennedy ad abbandonare la corsa abbracciando il suo campo.
Intanto la convention ha vissuto il suo secondo giorno, dedicato a immigrazione e crimine ('Make America Safe Again'), uno dei cavalli di battaglia del tycoon. Occhi puntati sull'ex ambasciatrice all'Onu Nikki Haley, la più acerrima avversaria di The Donald nelle primarie: inizialmente non era neppure stata invitata ma dopo l'attentato le è stato proposto anche di parlare.
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