(ANSA) - LOS ANGELES, 11 SET - Nessuna tregua dalle fiamme in
California del Sud. Dopo giorni di caldo oltre i 38 gradi
centigradi, le temperature sono scese.
Sono andati in fumo circa 23.000 acri (9.300 ettari) nella
contea di San Bernardino, la quinta più popolosa della
California. L'ordine di evacuazione attivo nella zona ha
costretto circa 6.000 persone a lasciare la propria casa "di
fronte a un imminente rischio di morte", soprattutto nei paesi
lungo la strada per Big Bear, una località molto apprezzata
dagli amanti della montagna, nota meta sciistica durante
l'inverno. Altri 17.000 residenti sono in attesa di ordini di
evacuazione nelle prossime ore. Circa 65.600 strutture, tra case
e negozi, sono minacciate dal propagarsi delle fiamme, che hanno
costretto anche a tagliare la corrente in alcuni punti. Il caldo
estremo degli ultimi giorni ha fatto divampare fuochi anche in
Idaho, Oregon e Nevada, dove circa 20.000 persone sono dovute
fuggire da un incendio alle porte della città di Reno.
La California sta entrando solo ora nel vivo della stagione
degli incendi, ma ha già visto bruciare una superficie quasi tre
volte superiore a quella dell'intero 2023. Ieri ne è divampato
uno nell'Orange County, a sud di Los Angeles, che in appena tre
ore ha consumato 1.300 acri (560 ettari) di terreno. Nel Nord
dello stato, le squadre di soccorso stanno ancora lavorando per
estinguere il Park Fire, che dalla fine di luglio ha consumato
429.000 acri (173.000 ettari) ed è ora contenuto al 99%. Il Park
Fire è diventato il quarto incendio più grande nella storia
della California. I cinque più devastanti della classifica si
sono verificati negli ultimi sei anni. (ANSA).
La California brucia, il vento alimenta le fiamme
Governatore dispiega la guardia nazionale, migliaia gli evacuati