(ANSA) - ROMA, 06 MAG - "Perché si possa porre un freno a
questa costante tragedia è necessario un cambiamento culturale:
non sappiamo cosa sia successo di preciso a Palermo in questa
ennesima tragedia, le indagini e gli esperti lo chiariranno, ma
intanto cinque esseri umani oggi hanno perso la vita", e ciò
"pare sia dovuto alla presenza di idrogeno solforato, un gas per
il quale esiste ampia bibliografia e documentazione che ne
esprimono la pericolosità e la tossicità, non si sta parlando di
un gas sconosciuto, o imprevedibile". Ad affermarlo la
presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei fisici e
dei chimici Nausicaa Orlandi sull'incidente di Casteldaccia
(Palermo), esprimendo "cordoglio e vicinanza alle famiglie delle
vittime di questa ennesima ed inaccettabile tragedia sul
lavoro".
"La Federazione - prosegue - in più occasioni ha fatto presente
al governo della necessità di qualificare chi possa effettuare
valutazioni di rischio di esposizione ad agenti chimici nei
luoghi di vita e di lavoro, proprio per tutelare il lavoratore e
la collettività da rischi di morte, infortunio, malattia
professionale, esplosione" ed è "importante conoscere le
dinamiche degli agenti chimici e delle reazioni che possono
avvenire per evitare di segnare la vita delle persone e delle
loro famiglie. Agenti chimici, agenti cancerogeni e mutageni,
agenti tossici per la riproduzione meritano un'attenzione
particolare, perché la vita è un bene inestimabile e va
tutelata, e per fare questo serve necessariamente la
competenza", sottolinea ancora.
Pertanto, si "auspica caldamente che il Legislatore, di fronte
all'ennesima tragedia prenda in seria considerazione la
necessità di richiamare il mondo industriale ad affidarsi a
professionisti chimici per valutare la salubrità dei luoghi di
lavoro, degli spazi confinati, o sospetti di inquinamento prima
che in essi accedano operatori a qualunque titolo", chiosa
Orlandi. (ANSA).
Strage Casteldaccia: fisici e chimici, 'non è gas imprevedibile'
Orlandi, 'Cordoglio per la tragedia,serve cambiamento culturale'