(ANSA) - ROMA, 23 MAG - "Auspico una sempre maggiore
collaborazione tra le libere professioni, per poter continuare
ad offrire quel servizio di alta qualità che da decenni
garantiscono al sistema economico nazionale. Purtroppo, sono in
corso, da parte di taluni che portano avanti interessi di parte,
tentativi di limitarne il ruolo: mi riferisco all'equo compenso,
ma anche alla legge sugli appalti", e in particolare "auspico
che l'Autorità anticorruzione (Anac), che ben sta svolgendo la
propria funzione per l'interesse nazionale, possa ritornare
presto sui suoi passi".
"Sono certo che il principio introdotto dal governo di Giorgia
Meloni, con la legge sull'equo compenso, non possa essere
derogato da alcuno, e quindi non comprendo le motivazioni per le
quali l'Anac si sia esposta nel negarne l'applicazione di fatto,
richiamando la prevalenza del codice sugli appalti pubblici.
Ugualmente - aggiunge - condivido le preoccupazioni degli
esponenti delle categorie tecniche sul fatto che nell'esecuzione
delle opere pubbliche, gli architetti e gli ingegneri dipendenti
della Pubblica amministrazione, spesso privi di abilitazione
professionale, di tutti i controlli e le relative garanzie di
professionalità, siano anteposti agli ordinistici".
E, chiude il parlamentare, "anche su questo ritengo che una
riflessione da parte dell'Anac andrebbe fatta. I liberi
professionisti andrebbero considerati come una garanzia di
qualità e di rispetto della legalità, mentre in talune
circostanze assistiamo ad attacchi che non comprendo nei loro
confronti". (ANSA).
de Bertoldi (FdI), 'Anac torni sui suoi passi su equo compenso'
Per Autorità anticorruzione prevale codice su appalti pubblici