Professioni

Sindacato infermieri, mancano coperture per abolire liste attesa

Nursing Up, 'si risolva, valorizzando i nostri professionisti'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 27 MAG - Mancano, ad oggi, le coperture finanziarie per attuare l'abbattimento delle liste di attesa e assumere infermieri dall'estero, per coprire il buco di 175.000 professionisti dell'assistenza mancanti all'appello, sarebbe una scelta paradossale e controproducente: lo afferma il presidente nazionale del Nursing Up Antonio De Palma, contestando la bozza del decreto per l'abbattimento delle liste di attesa che dovrà essere presentata nei prossimi giorni in Consiglio dei ministri.
    L'impegno del ministro della Salute Orazio Schillaci, "è innegabile", sottolinea, ma "non vorremmo che si trattasse di una strategia politica, l'ennesima, a pochi giorni dal voto in Europa".
    E continua: "Il decreto sulle liste d'attesa era stato annunciato già entro metà maggio, ma ora lo slittamento potrebbe arrivare a inizio giugno, termine ultimo per non superare l'appuntamento elettorale dell'8 e il 9 giugno sul quale la maggioranza punta per consolidare con il voto l'Esecutivo. Ma c'è un nodo che sta rimettendo in discussione diverse misure a cui hanno lavorato i tecnici della Salute, e cioè quello delle coperture economiche necessarie su cui il ministero dell'Economia avrebbe sollevato un muro, viste le attuali ristrettezze dei conti pubblici segnalate più volte dallo stesso ministro Giancarlo Giorgetti".
    Secondo il presidente di Nursing Up , per abbattere realmente le liste di attesa occorre "assumere nuovi professionisti e soprattutto garantire aumenti di stipendio e incentivi al personale per aumentare i carichi di lavoro e arrivare a snellire i tempi di un esame o di un intervento". Inoltre, "sarebbe necessario cancellare il tetto di spesa sulle assunzioni di medici e infermieri", e "valorizzare i professionisti che abbiamo in casa". Oltre tutto - conclude - nel caso degli infermieri stranieri, è impossibile non tener conto delle barriere linguistiche e della necessità di valutare con attenzione i titoli di studio". (ANSA).
   

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