(ANSA) - ROMA, 03 LUG - Occorre "valorizzare la posizione
medica. Dovremmo sottrarci alla logica esclusivamente
burocratica che regge il nostro Servizio sanitario nazionale e
dare una risposta concreta al problema delle liste di attesa,
coinvolgendo i liberi professionisti". Così si è espresso il
presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici
chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli,
intervenendo al convegno 'Liste di attesa: i medici liberi
professionisti pronti a fornire il proprio contributo', promosso
dal presidente della Commissione parlamentare sulle Questioni
Regionali, il senatore di Fi Francesco Silvestro. Secondo il
vertice dei 'camici bianchi', quello delle liste d'attesa "è uno
dei temi più scottanti. Secondo l'Istat, 4 milioni e mezzo di
cittadini rinunciano alle cure e il 50% degli italiani si
rivolge direttamente al privato. La cosiddetta spesa 'out of
pocket', ovvero di tasca propria dei i cittadini, ha superato i
40 miliardi di euro".
Quali sono - si è domandato - le soluzioni del testo? "Per i
medici, una defiscalizzazione delle prestazioni aggiuntive che
prova a rispondere al tema della scarsa attrattività del
sistema. Ma abbiamo delle limitazioni - continua - legate alle
risorse che non ci sono, e poi dal fatto che le norme
contrattuali impediscono ai professionisti di fare più attività
aggiuntive oltre quelle fatte nel 2021. Quindi ci vorrebbe una
deroga ed è quello che abbiamo chiesto al governo".
Altro problema sollevato da Anelli è la carenza dei medici. "La
mancanza delle prestazioni, o il ritardo nell'esecuzione è
collegato a una carenza di professionisti. Veniamo fuori da
un'errata programmazione del Servizio sanitario nazionale,
perché ricordiamo che, per formare un medico che oggi possa
erogare una prestazione specialistica, ci vogliono 10 anni", ha
chiuso. (ANSA).
Anelli (medici), 'su liste d'attesa coinvolgere professionisti'
La Fnomceo chiede la deroga al Governo per attività aggiuntive