(ANSA) - SIENA, 02 OTT - Il Consiglio nazionale degli
ingegneri "sostiene da tempo come sia necessaria una profonda
riorganizzazione dei percorsi accademici e una parallela
rivisitazione del Dpr 328/2001", per poter "facilitare la
introduzione per gli ingegneri della laurea abilitante", con
"l'acquisizione della abilitazione contestuale alla discussione
della tesi per il conseguimento della laurea magistrale, previo
svolgimento di un periodo di tirocinio e di una prova pratica
valutativa delle competenze professionali": è un passaggio della
relazione che il presidente degli ingegneri italiani, Angelo
Domenico Perrini, sta illustrando, in apertura del congresso
della categoria, a Siena, definita "in continua evoluzione".
Prosegue, spiega, il 'pressing' con le Istituzioni per giungere
alla "obbligatorietà di iscrizione all'Albo per tutti coloro
che, in qualsiasi forma, esercitano la professione di
ingegnere", che "in tutti i campi in cui svolge la sua attività
resta il garante della sicurezza del cittadino".
Perrini rammenta come Tale principio rischia di essere messo di
nuovo in discussione", dopo che alcuni Tribunali amministrativi
regionali si sono espressi, con orientamenti difformi e
contrastanti", e anche l'Anac (Autorità anticorruzione) "ha
espresso in alcune note posizioni che sembrano dover limitare
considerevolmente l'applicazione del principio dell'equo
compenso negli affidamenti pubblici", sottolinea. (ANSA).
Ingegneri, 'laurea abilitante e obbligo di iscrizione all'Albo'
Perrini al congresso parla anche di equo compenso e appalti