Professioni

Calandra, 'bene l'IA ma prima consolidare la telemedicina'

'Serve unità di diffusione, rischio disequilibrio tra regioni'

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 13 OTT - L'intelligenza artificiale, come la sanità digitale, "è uno strumento utile affinchè si possa garantire un servizio, una prestazione di qualità perchè il rapporto uomo macchina non è messo in discussione", è uno strumento in più ma, prima ancora di avviare iniziative dovremo consolidare la telemedicina, di cui si parla da oltre 20 anni e che invece non ha ancora avuto la giusta collocazione e riconoscimento sotto il profilo normativo". Lo ha segnalato Teresa Calandra presidente della Federazione nazionale delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione, della prevenzione (Fno-Tsrm e Pstrp) oggi ad Ancona agli "Stati generali delle professioni della salute" nell'ambito delle iniziative Extra G7 Salute.
    Inoltre, afferma "se intelligenza artificiale e sanità digitale non verranno applicate in modo uniforme si potrà creare una ulteriore differenza tra regione e regione, addirittura tra aziende e aziende".
    La presidente della Federazione nazionale delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione, della prevenzione punta il dito sulla medicina medicina territoriale e il Dm 77. "Si parla di equipe multiprofessionale, ma si citano solo di due professioni e non si parla di tutte le altre che devono concorrere all'interno del territorio per garantire quei servizi e quelle prestazioni di cui i cittadini hanno bisogno".
    "Continuare a ragionare su modelli organizzativi che non prevedano tutte le professioni produrrà uno sviluppo della medicina sul territorio che non sarà coerente con i bisogni di salute e benessere del cittadino" Di qui l'auspico che nel Dm 77 si tenga conto di tutte le professioni e non solo di alcune".
    (ANSA).
   

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