(ANSA) - ROMA, 03 DIC - Il 31,6% dei commercialisti italiani
reputa i servizi socioassistenziali del proprio comune di
residenza "inadeguati alle esigenze familiari, il 51,6% pensa
che siano poco adeguati/migliorabili e il 16,8% li ritiene per
nulla adeguati". In occasione della Giornata internazionale
delle persone con disabilità, il comitato Pari opportunità del
Consiglio nazionale della categoria professionale, recita una
nota, ha presentato i dati relativi alle attività di cura e
assistenza in ambito familiare dove sono presenti genitori e
parenti disabili da assistere - emersi dalla ricerca effettuata
su un campione di oltre 5000 iscritti all'Albo, per "contribuire
a diffondere una cultura sempre più attenta e inclusiva per le
diversamente abili, e con l'auspicio che la disabilità non venga
più percepita esclusivamente come una questione familiare, ma
affrontata e sostenuta concretamente dalla categoria attraverso
specifici interventi di assistenza".
Dal sondaggio, inoltre, "emerge che il 27,5% degli intervistati
ha genitori e/o parenti anziani, o con disabilità da assistere.
Il 62,7% di chi ha figli e/o altri familiari da assistere è
supportato nell'attività di cura da altri familiari, il 37,7% ha
dichiarato di dedicare più di due ore al giorno in media alla
loro assistenza, il 26,2% tra le 3 e le 4 ore, l'11,5% più di 5
ore", si legge, infine. (ANSA).
Disabilità, per oltre 3 commercialisti su 10 welfare inadeguato
Indagine sui servizi socio-assistenziali nei propri comuni