(ANSA) - ROMA, 11 MAR - "In un caso su sette le aggressioni
ai danni dei sanitari coinvolgono professioniste donne, tra le
più colpite dal fenomeno. Dati che potrebbero essere
sottostimati se si considera che le ostetriche sono sempre state
restie nel denunciare le violenze subite.
Tra le soluzioni suggerite dal sindacato, prevenzione ed
educazione. "Non può esserci prevenzione senza educazione.
Educare i cittadini, dunque, al rispetto dei professionisti
sanitari, spiegandogli che maggiore sarà la serenità
dell'ambiente in cui lavoriamo e maggiore sarà la possibilità
che avremo di impegnarci al massimo delle nostre competenze.
Ognuno di noi - dice - rispetta dei protocolli e delle procedure
che ci indicano il livello di priorità, ovvero quali casi sono
da ritenere più urgenti rispetto ad altri. Le decisioni del
professionista sanitario non sono mai frutto di una personale
scelta, ma guardano sempre al bene della collettività". Proprio
per formare e sensibilizzare sul tema, "a partire dal mese di
settembre dello scorso anno, mese in cui la Federazione degli
Ordini ha tenuto un primo webinar, sono stati e saranno
organizzati momenti formativi che speriamo, anche di concerto
con le Istituzioni, possano essere estesi anche alla
cittadinanza, a partire dai più giovani con incontri nelle
scuole", conclude Vaccari. (ANSA).
Un caso di violenza sui sanitari su 7 coinvolge le ostetriche
Federazione Ordini, 'più prevenzione, educazione e formazione'
