Politica

Renzi: 'Sud non è spacciato. Uso fondi Ue grida vendetta'

L'Italia non è un problema per Ue. Pd vincerà le europee

Redazione Ansa

Tour di Matteo Renzi al sud. Dopo essere stato a Napoli e Reggio Calabria, il premier Matteo Renzi e' giunto nella sede della Prefettura a Palermo per incontrare rappresentanti delle associazioni degli imprenditori, sindacalisti e amministratori locali. Renzi e' accompagnato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Del Rio. "Il passaggio elettorale delle Europee e' un vero e proprio spartiacque della politica in Italia", ha detto il premier a Palermo.

Numerosi striscioni con cui si inneggiava al lavoro sono stati esposti davanti la Prefettura a Reggio Calabria dove il premier ha avuto una riunione con i vertici della magistratura e delle forze dell'ordine alla presenza del Prefetto, Claudio Sammartino, sulla situazione dell'ordine pubblico. Sugli striscioni esposti davanti alla Prefettura si legge, tra l'altro, frasi quali: "Per uccidere un uomo non è necessario togliergli la vita, basta togliergli il lavoro", "Chi toglie il lavoro priva della dignità", "I pescatori di Bagnara alla fame, Renzi aiutaci", "Bagnara, le mogli e i figli pronti per uccidersi". ll premier è stato accolto da applausi ma anche da qualche fischio al suo arrivo davanti la Prefettura di Reggio Calabria. Appena sceso dall'auto, si è diretto verso i manifestanti che stazionavano da alcune ore davanti l'edificio e si è fatto spiegare per alcuni minuti quali erano le loro rivendicazioni. 

''O siamo in condizione di affermare che la gestione anche delle infrastrutture di servizi alle persone è una priorità o perdiamo la sfida della dignità'': così Renzi facendo riferimento alla Calabria, ha parlato di una dispersione scolastica al 17,2%, di una raccolta differenziata dei rifiuti al 14,6%, di un tasso di depurazione dell'acqua al 53,8% e di una situazione ''drammatica'' degli asili nido, con servizi soltanto per il 2% dei bambini.

"Se l'Italia non ce la fa a spendere i fondi europei non è colpa dell'Europa ma dell'Italia, che non ha speso bene", ha sostenuto il premier incontrando a Reggio Calabria i rappresentanti degli enti locali. "Sono contrario - ha aggiunto - alle frasi secondo cui l'Italia è il problema dell'Europa e che il Sud è il problema dell'Italia. La soluzione dei problemi del Sud è nelle mani del Sud stesso ed il Governo deve accettare la sfida di controllare ed avere il coraggio di sostituirsi alle Regioni se non funzionano in questo campo per garantire tempi certi dei pagamenti". ''Ci sono le elezioni europee, il semestre di presidenza italiana, il rinnovo della convenzione e della Commissione europea, la decisione su come si spendono i fondi 2014-2020. E' una congiunzione astrale cosmica e incredibile. Nello stesso momento arrivano tutta una serie di allineamenti di opportunità che buttare via sarebbe delittuoso'', ha detto Renzi.

L'Italia non è "un problema per la Ue" e il Sud "non è spacciato" ma vanno usati meglio i fondi europei perché quello che se ne è fatto fino ad oggi "grida vendetta". Il premier Matteo Renzi in visita a Napoli e prima in un incontro con le istituzioni locali, poi in un forum con il Mattino, ha affrontato i problemi del Mezzogiorno, guardando anche alle elezioni europee: "Il Pd queste elezioni le vince. La volta scorsa, alle politiche, arrivò primo Grillo, secondo Bersani, terzo Berlusconi. Questa volta il podio sarà diverso" assicura Renzi, spiegando anche che le elezioni politiche ci dovrebbero essere alla scadenza naturale della legislatura. E aggiunge che "il Sud non è il problema dell'Italia ma il sud e' il problema del sud. Non ci vogliono alibi ma bisogna puntare sul capitale umano. Il governo c'è perché se perde qui perde la sfida Paese".

Risorse ci sono, fondi Ue fuori da patto. Se Regioni non li usano interveniamo - "Il mancato uso di fondi che ci spettano dall'Europa - ha spiegato il premier a Napoli - grida vendetta. Certo è meno di quanto noi diamo all'Europa ma se usassimo i fondi come ad esempio fanno i polacchi, non avremmo il deficit infrastrutturale nel Mezzogiorno". "In 20 anni - ha detto Renzi - si sono perdute occasioni oggettive e noi chiediamo l'impegno a lavorare insieme ma anche a intervenire direttamente noi" nel caso in cui le Regioni non sappiano usare i fondi Ue. "Non si può consentire a nessuno di non spendere o spendere male". E "in vista del determinante passaggio sulle europee - ha aggiunto - noi vogliamo smontare due considerazioni: che l'Italia sia il problema dell'Europa e che il sud sia il problema dell'Italia". Il premier ribadisce anche la posizione dell'Italia sui fondi europei: "Il giorno dopo le europee sia chiaro il mandato alla nuova Ue di garantire la possibilità di escludere dal patto i fondi di cofinanziamento o quelli di sviluppo e coesione che valgono 180 miliardi". "Le risorse ci sono, chi dice che non ci sono dice una bugia, l'Ue ci mette in condizioni di usarle anche se noi certo dobbiamo farci sentire di più". "La disoccupazione giovanile al Sud ha dati sconvolgenti ed è indicativo che dei 29936 iscritti al portale per accedere alla Garanzia Giovani la Campania sia la prima regione". La Garanzia Giovani però "è una soluzione tampone" e sul lavoro il governo è in prima fila. 

Lotta camorra inizia da scuola, da 15 giugno 10mila cantieri - 'A Napoli, Secondigliano, dentro le scuole. La lotta alla camorra, la scommessa per una cittadinanza diversa parte da qui #italiariparte" aveva twittato il premier prima del suo arrivo. "La scuola - ha detto poi durante la visita - è anche una frontiera contro la criminalità e dal 15 giugno apriremo i primi cantieri e saranno 10 mila e sui siti istituzionali sarà possibile verificare lo stato di avanzamento dei lavori".

Faccia a faccia coi bambini di Secondigliano - In mattinata il premier ha visitato la scuola 'Parini' nel quartiere periferico di Secondigliano. All'arrivo del presidente del Consiglio da un centinaio di persone sono partiti fischi misti ad applausi. Renzi si è avvicinato alla transenna che separava i manifestanti ed ha scambiato qualche parola con loro. Per Renzi poi dieci minuti di botta e risposta con i bambini della scuola, cui ha regalato la Costituzione. "Come si chiama questa scuola?", ha esordito Renzi. Poi ha aggiunto: "Mi hanno detto le mamme che qui spesso la strada è sporca per i bisogni dei cani. Ci deve essere chi pulisce e tocca al Comune, ma anche i cittadini devono fare la propria parte". Poi Renzi si è rivolto ai piccoli interlocutori, una cinquantina, ed ha chiesto: "Siete mai stati a Roma?". La risposta è stata: "Sì, abbiamo fatto 3 a 1", con il pensiero alla finale di Coppa Italia. "La prossima volta - ha replicato il premier - vi porto a vedere Palazzo Chigi".

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