Politica

Grillo in Tv da Vespa. L'ultimo 'match' 30 anni fa

L'ex comico e il giornalista insieme nel 1983 per le elezioni

Il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo

Redazione Ansa

 

Beppe Grillo e Bruno Vespa. L'incontro-scontro è titanico, roba da MGM di Las Vegas. In due, d'altra parte, fanno oltre 60 anni di televisione italiana. Il faccia a faccia, nello specifico, non avveniva da 31 anni.

"Se non ricordo male - racconta Vespa all'ANSA - non accade dalla serata elettorale del 1983: io mi occupavo della parte politica, lui dell'intrattenimento". Allora il voto determinò il crollo della Dc: "Quando vide che la Democrazia cristiana perdeva sei punti, Grillo staccò il ritratto di De Mita dalla parete e chiese: 'Che faccio, lo butto?'. Io gli risposi: 'Lascia perdere, puo' tornare buono'. E infatti De Mita non si dimise".

Quelli erano gli anni ruggenti per il comico genovese, che tra satira e spettacoli in Tv era una presenza fissa. Poi, siamo nell'86, durante 'Fantastico 7' lancia strali giudicati troppo velenosi contro i socialisti e viene allontanato dalla Rai. Una 'fatwa' che dura fino al 1993 - l'anno dello speciale su Rai Uno: ascolti record e fiume di critiche e polemiche - e quindi di fatto si rinnova a tempo indeterminato.

Grillo, nel mentre, attraversa il guado e ora si ritrova dall'altra parte della barricata, politico (a modo suo) navigato seppur extra-parlamentare. Vespa, invece, è rimasto Vespa: giornalista Rai per antonomasia, nel suo salotto ha fatto il bello e il cattivo tempo della Seconda Repubblica. Non è dunque una sorpresa se si aggiudica "il microfono di legno" come giornalista più fazioso in uno dei tanto sondaggi lanciati dall'ex comico sul suo blog.

Il leader del Movimento 5 Stelle non gli ha poi risparmiato bordate più o meno brucianti nel corso dei suoi mille e uno spettacoli (poi comizi).  Una delle varie - ma non moltissime - va legata alla sparata contro le ''trasmissioni indecorose, che fanno venticinque puntate sul delitto di Cogne, con Bruno Vespa che invita psicologi e criminologi che si atteggiano a necrofori. Chi striscia non inciampa; ma Vespa inciampa anche quando striscia''.

Eppure, dopo tanto sbraitare, l'incontro forse più atteso della tornata elettorale - una sorta di Berlusconi-Santoro delle politiche 2013 - si concretizza, benché in seconda serata (alle 23:20). "Chiedete ai cittadini del M5S che sono venuti a Porta a porta come si sono trovati e mettete in rete le risposte. Beppe Grillo non è pazzo", scrive allora Bruno Vespa su Twitter dopo che sul social network alcuni utenti avevano postato messaggi critici nei confronti del conduttore.

 

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