(ANSA) - ROMA, 28 MAG - Con la creazione dell'euro "si è veramente superato lo stato nazionale", ma "il problema è che è cambiata la politica, non l'idea dell'euro" e ora l'Europa deve decidere se essere "un laboratorio o un museo". Così Romano Prodi in un'intervista alla Treccani.
Secondo Prodi "i grandi paesi sono diventati paurosi prima dell'immigrazione, poi dei cinesi, poi della crisi e dei partiti populisti. I leader, invece di fare come Kohl ('voglio una Germania europea'), hanno inseguito i voti populisti. A questo punto è chiaro che la serietà è cominciata a venire meno" ed "è arrivata la crisi, che ha messo a nudo la mancanza di pilastri".
"Ma adesso indietro non si torna", è la convinzione dell'ex presidente del Consiglio, e bisogna "stabilire cooperazione di carattere economico, finanziario". Ma questo "non è un problema tecnico, è un problema politico". Dobbiamo essere noi "a decidere se saremo un laboratorio o un museo", aggiunge Prodi, spiegando di non credere "nella dissoluzione dell'Europa" e sottolineando che "i paesi singolarmente presi non possono essere protagonisti del futuro". (ANSA).
Prodi, dall'euro non si torna indietro
"Ue decida se essere laboratorio o museo"