L'Italia non scopre ancora le sue carte. Ma nella cruciale partita delle nomine europee che si gioca questa settimana tra Ypres e Bruxelles - dove i leader si riuniranno per il vertice Ue - Matteo Renzi ha le sue mire. E anche ambiziose: una delle quattro posizioni di rilievo delle istituzioni europee. Anche se il mantra resta 'prima le cose poi i nomi' - da settimane ribadito dal premier che vuole prima vedere nero su bianco la volontà di cambiare l'Europa verso crescita e lavoro anche per dare risposte ai cittadini - Renzi non andrà in Belgio senza la richiesta di un posto per l'Italia ai vertici. Dato ormai per certo l'ok - bollato ieri anche dalla casa Pse - a Juncker alla presidenza della Commissione e alla rielezione di Schulz all'Europarlamento, restano due i possibili obiettivi di Roma: la presidenza del Consiglio Ue e la carica di Alto rappresentante, il 'ministro degli Esteri' della Ue. Su quest'ultima - secondo quanto filtra da chi ha in mano il dossier - sembrano concentrarsi ora le mire di Renzi. Che punta a una 'Mrs' e non a 'Mr' Pesc: una donna che contribuisca alla sua richiesta di almeno un 40% di poltrone 'rosa'. In mente il premier avrebbe anche già il nome: la titolare della Farnesina Federica Mogherini.
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