In Italia ci sono 10.048.
Povertà assoluta peggiora, specie al Sud
Tra il 2012 e il 2013 - rileva l'Istat - l'incidenza di povertà relativa tra le famiglie è stabile (dal 12,7% al 12,6%), ma l'incidenza di povertà assoluta è aumentata, specie al Sud: sono poveri in maniera assoluta 725 mila persone in più tra quelle che vivono nel Mezzogiorno.Nel 2012 i poveri assoluti al Sud erano 2.347.000, nel 2013 3.072.000.
Povera una persona su 10
Nel 2013 una persona su 10 in Italia è in povertà assoluta. Si raggiunge così il record di persone che vivono in povertà assoluta dal 2005, quando è iniziata la diffusione di questa stima da parte dell'Istat. L'anno scorso i più poveri tra i poveri erano il 9,9% della popolazione (6.020.000), nel 2005 la percentuale si fermava al 4,1% (2.381.000 persone). Nel 2012 i poveri assoluti erano l'8% della popolazione (4.814.000). Nel 2013 tra le famiglie l'incidenza della povertà assoluta è aumentata dal 6,8% al 7,9%, soprattutto per effetto dell'aumento registrato nel Mezzogiorno (dal 9,8% al 12,6%). In Italia sono coinvolte circa 303 mila famiglie e 1 milione 206 mila persone in più rispetto all'anno precedente.
6,4% famiglie a rischio, sono quasi povere
Il 6,4% delle famiglie in Italia è quasi povero, rischia cioè di cadere in povertà. Si tratta di nuclei che hanno livelli di consumo superiori di non oltre il 20% rispetto alla soglia di povertà relativa. E' quanto emerge dal report sulla Povertà in Italia, diffuso oggi dall'Istat. Nel nostro paese le famiglie residenti relativamente povere sono il 12,6%. Circa la metà di queste (6,7%) è considerata ''appena'' povera, cioè ha una spesa inferiore alla soglia di povertà di non oltre il 20%.