"Sulla Tav si va avanti": lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso della sua visita a La Stampa, secondo quanto riferisce il quotidiano sul suo sito web. Il premier ha detto che avrebbe voluto far visita al cantiere Tav di Chiomonte "ma i tempi erano troppo stretti, ma ci andrò presto".
Nella "chiacchierata informale" avuta con i quadri del giornale, Renzi ha ribadito la posizione del governo sull'Alta Velocità, in particolare per quanto riguarda il Brennero e la Tav. "Mi pare di capire che da parte francese ci sia un problema che riguarda il finanziamento per i prossimi anni - ha detto il premier riferendosi alla Tav - ma si procede. Ai confini italiani in questo momento ci sono due grandi opere pubbliche: in Valsusa e al Brennero. La seconda, per altro, è paradossalmente più impattante ma provoca meno tensioni". "Io - ha aggiunto secondo quanto riferisce La Stampa - rispetto le posizioni di chi è contrario, almeno fino a quando non sfociano in atteggiamenti violenti contro le forze dell'Ordine, che voglio ringraziare. Anche per questo è mia intenzione andare al cantiere".
"Sul lavoro dobbiamo dare regole che siano sostanzialmente uguali per tutti": questo il messaggio che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha voluto sottolineare nell'incontro che ha avuto alla Stampa con i quadri del giornale. E' quanto riporta il quotidiano sul suo sito web. "Oggi non tutte le lavoratrici hanno la maternità - ha detto Renzi -. Dobbiamo garantirla anche a chi ha la partita Iva o a chi non è coperto dalle casse della categoria".
LA VISITA ALLO STABILIMENTO L'OREAL - "L'Italia è aperta alle multinazionali. Per anni abbiamo pensato che la globalizzazione fosse nemica dell'Italia invece è amica". Lo ha detto il premier Matteo Renzi lasciando lo stabilimento L'Oreal. Per il premier è importante "tenere insieme piccole e medie imprese e allo stesso tempo attrarre le multinazionali".
Per il premier Renzi, "le 8mila aziende municipalizzate italiane sono troppe, dobbiamo ridurle almeno a un ottavo delle attuali. Bisogna riconoscere quando servono e quanto sono il parcheggio per esperienze politiche che non funzionano più."
"Gli 80 euro in busta paga - prosegue - non sono stati una mancia elettorale e nel lungo tempo grazie a questi i consumi aumenteranno. L'Italia - ha detto ancora - continua ad essere un territorio attraente per le grandi imprese. Nonostante la sofferenza del nostro mercato interno. L'Italia ha un futuro più grande del proprio passato. Questo clima di rassegnazione, stanchezza, di litania del nostro non ce la facciamo deve finire. La strada - ha aggiunteo - è in salita, abbiano avuto momenti di difficoltà, abbiamo un grande e forte desiderio di fare dell'Italia un paese in cui si respira un'aria nuova di innovazione".
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