''L'Italia ha un grande problema di reputazione quindi io preferisco rispettare il 3% per dare un messaggio di stabilita', di credibilita''', lo ha ribadito il presidente del consiglio Matteo Renzi in un'intervista con il Financial Times a Londra, sottolineando tuttavia il ''rispetto'' per la posizione francese. ''Preferisco avere una Francia con il 4,4% (debito su Pil) oggi che una Francia con Marine Le Pen domani. E' molto importante per l'Europa'', ha detto, ''dobbiamo dare un messaggio di comprensione per i paesi con problemi''.
''Per la prima volta il Partito Democratico italiano ha votato (per dare) la possibilita' agli imprenditori di licenziare dipendenti senza un giudice'', ha spiegato Renzi nell'intervista al Financial Times a Londra, ''con questa decisione l'Italia diventa esattamente come gli altri paesi''.
''E' molto importante mantenere aperto il dialogo tra Russia e Ue e tra Russia e Usa'', ha detto ancora il premier al Financial Times. In relazione alle sanzioni alla Russia in seguito alla crisi in Ucraina Renzi ha quindi sottolineato: ''E' strano imporre sanzioni durante una tregua, ma l'unita' e' piu' importante delle singole posizioni''.
"Questo è un momento molto pericoloso, dobbiamo cambiare l'Europa". Lo dice il premier Matteo Renzi alla Cnn. "Dobbiamo cambiare l'Europa perché è giusto", perché il "problema è la direzione". "Ritengo sia assolutamente importante ridurre il potere della burocrazia in Europa, il livello del potere dei tecnocrati a Bruxelles", conclude.
"C'è un problema per la mia posizione, perché sono assolutamente convinto che il 3% sia un parametro del passato ma il problema è che l'Italia ha perso credibilità perché non ha rispettato quel parametro nel passato. Quindi la posizione dell'Italia è chiara: noi rispettiamo il 3%, ma diciamo che ovviamente se il presidente della Francia decide" di non rispettarlo, "nessuno può dire che non è corretto". Così il premier in un'intervista a Christiane Amanpour per la Cnn, registrata ieri a Londra.
"Non si tratti la Francia da studente o vince Le Pen". "Se il presidente della Francia decide un importante distacco dai parametri" europei, "nessuno può dire che non è corretto e credere che l'Europa sia una scuola in cui c'è un maestro e gli altri sono studenti. L'Europa è una comunità di destini e di valori. Io preferisco la Francia di Hollande e di Valls al 4,4% a quella di Marine Le Pen a causa di una crisi dei valori che la prossima volta fa perdere le elezioni ai partiti tradizionali".
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