"Sinceramente non vedo, in quel che è successo in questi giorni, un attacco a me. Il fatto è che Renzi mi ha chiesto di cambiare gli accordi per la decima volta. Vuole introdurre una variante - il premio alla lista e non alla coalizione - che favorirebbe lui e penalizzerebbe il centrodestra". Risponde così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un colloquio con la Stampa, alla domanda se crede che Renzi stia cercando di metterlo fuori gioco.
L'impressione di Berlusconi è "che tutta questa fretta di Renzi, il quale vuol far passare la legge elettorale prima di cose più urgenti come i provvedimenti sul lavoro e sull' economia, sia figlia di una volontà chiara: andare a votare presto". Insomma se il patto del Nazareno scricchiola, "non è per una nostra inadempienza".
"Noi non vogliamo rompere il patto", assicura Berlusconi. Che è anche sicuro che l'alleanza tra Pd e M5s non ci sarà: "un patto tra Renzi e Grillo non converrebbe a nessuno dei due, lo pagherebbero caro alle urne", "perderebbero entrambi la faccia davanti ai propri elettori", dice.
"Oggi non siamo in un sistema democratico", prosegue, "la maggioranza di sinistra è frutto anche di brogli alle urne. Gran parte dei deputati sono stati eletti con una legge elettorale dichiarata incostituzionale. Al Senato si governa con 32 cittadini che erano stati eletti per opporsi alla sinistra e che ora, invece, sostengono la sinistra. Una situazione assolutamente anomala". "Come sto? Non benissimo", risponde l'ex premier: "L'occhio mi fa tribolare" per via di quella "statuetta che mi tirarono quella sera in piazza Duomo", che - aggiunge- "mi fa male anche nell' animo, e lei capirà benissimo perché". Perché, aggiunge, "quell'uomo che mi ha lanciato la statuetta non era affatto matto, eppure non ha pagato nulla". Sulla sua condanna per frode fiscale non può dire nulla, sottolinea solo "lo sa che alle undici di sera i carabinieri vengono a controllare se sono in casa?".
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