Meglio che guardare le "telenovela" o farsi condizionare "dalle chiacchiere del vicino, della vicina", il Papa suggerisce la "preghiera di contemplazione", il "tenere fisso lo sguardo su Gesù" e sul Vangelo. Lo ha detto nella omelia della messa a Santa Marta, di cui la Radiovaticana pubblica stralci.
"La maggior parte della vita di Gesù - ha rilevato il Pontefice - è passata sulla strada, con la folla. Ma non riposava? Sì, una volta, dice il Vangelo, che dormiva sulla barca, ma è venuta la tempesta e i discepoli lo hanno svegliato. Gesù era continuamente tra la gente. E si guarda Gesù così - ha spiegato il Pontefice - contemplo Gesù così, mi immagino Gesù così. E dico a Gesù quello che mi viene in mente di dirgli". Immaginare Gesù nella situazione in cui è descritto dal Vangelo, "tenere fisso lo sguardo su di lui e fare memoria di tutto il cammino passato e le grazie ricevute" sono i suggerimenti per la preghiera e una vita di contemplazione ribaditi oggi da papa Francesco, insieme al suo consiglio di portare sempre con sé una copia del Vangelo. "E con questo - ha spiegato - noi facciamo crescere la speranza, perché abbiamo fisso, teniamo fisso lo sguardo su Gesù. Fate questa preghiera di contemplazione. 'Ma ho tanto da fare'. Ma a casa tua, 15 minuti, prendi il Vangelo, un brano piccolo, immagina cosa è successo e parla con Gesù di quello. Così il tuo sguardo sarà fisso su Gesù e non tanto sulla telenovela, per esempio. Il tuo udito sarà fisso sulle parole di Gesù e non tanto sulle chiacchiere del vicino, della vicina".
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