In poco più di dieci anni la presenza degli alunni stranieri tra i banchi delle scuole italiane è quadruplicata: si è passati dai 196.414 dell'anno scolastico 2001-02 (2,2% della popolazione scolastica complessiva) agli 802.844 del 2013-2014 (9% del totale) e più della metà di loro - il 51,7% - sono nati in Italia. Lo rivela il rapporto "Alunni con cittadinanza non italiana. Tra difficoltà e successi" di cui è stata data un'anticipazione (sarà pubblicato a fine mese) in occasione del seminario ''Le scuole in contesti multiculturali. Promuovere e governare l'integrazione'', organizzato dal Ministero dell'Istruzione in collaborazione con l'Ufficio scolastico per il Lazio, Roma Capitale e l'Università Roma Tre.
CRESCE PRESENZA STRANIERI A SUPERIORI - Se si segnala la perdita di rilevanza degli stranieri nella Primaria (in cui nel 2001-02 si concentrava il 42,8% del totale degli alunni stranieri, diventati poi il 35,3% nel 2013-14), si registra, invece, la forte espansione di questo gruppo nelle Superiori: dal 14% di studenti stranieri nel 2001-02 si è arrivati al 22,7% nel 2013-14. Negli ultimi 5 anni, si è assistito anche a un aumento della presenza di stranieri nelle scuole non statali (+16,6% nel 2013-14 rispetto al 2009-10).
ROMENI PIU' NUMEROSI, MAGGIOR NUMERO STRANIERI IN LOMBARDIA - Gli alunni con cittadinanza romena rappresentano ancora il gruppo più numeroso (154.621), seguiti dai giovani di origine albanese (107.847) e marocchina (101.176). La Lombardia si conferma come la prima regione per maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana (197.202) ma anche per il numero più alto di alunni in generale (1.409.671): è seguita da Emilia Romagna (93.434 stranieri), Veneto (92.924) e Lazio (77.071). In alcune regioni del Sud la crescita degli alunni stranieri è doppia o tripla rispetto alla media del 6,2% (+20,5% in Basilicata, +14,3% in Campania, +12,8% in Sicilia). OLTRE META' STRANIERI NATI IN ITALIA - Gli alunni stranieri nati in Italia sono nel 2013-14 415.283, corrispondenti al 51,7% degli alunni stranieri. Tra il 2007-08 e il 2013-14 si evidenzia una crescita esponenziale di nati in Italia nelle scuole secondarie: sono quasi triplicati alle Medie e più che triplicati alle Superiori; raddoppiati nelle primarie o quasi nella scuole scuole dell'infanzia. Il primato in valori assoluti lo detiene il Nord Ovest che accoglie 167.182 alunni stranieri nati in Italia (40,2% del totale).
RESTA GAP IN PERCORSO SCOLASTICO - Per quanto riguarda la regolarità dei percorsi scolastici i dati in serie storica mostrano miglioramenti, ma le percentuali di alunni stranieri in ritardo nei vari ordini di scuola segnano ancora una disuguaglianza strutturale delle carriere rispetto agli italiani: nel 2013-14 rappresentano il 14,7% nella primaria (contro l'1,9% degli italiani), il 41,5% nella secondaria primo grado (contro il 7,4% degli italiani) e il 65,1% nella secondaria di secondo grado (contro il 23,3% degli italiani). Anche i tassi di ripetenza confermano il divario tra italiani e stranieri in tutti gli ordini scolastici e in particolare nei primi anni di corso.
AUMENTA PRESENZA NEGLI ISTITUTI TECNICI - Il principale cambiamento riguarda una diminuzione dell'incidenza percentuale di alunni stranieri iscritti negli istituti professionali e, viceversa, un aumento negli istituti tecnici e nei licei. Nel 2013-14 gli istituti tecnici rappresentano l'indirizzo maggiormente scelto dagli alunni con cittadinanza non italiana (38,5%), seguiti dagli istituti professionali (37,9%), che perdono un primato storicamente mantenuto, e dai licei (23,5%).