"Dall'Italia sono state salvate 360mila vite nel Mediterraneo e solo 100mila nella fase di 'Mare Nostrum'. Credo che il nostro Paese abbia fatto un'operazione straordinaria a livello mondiale sotto il profilo tecnico e umanitario".
"Ma la cosa che ci interessa sottolineare, visto che stiamo parlando anche di interventi di network per l'emergenza-urgenza, è la parte tecnica degli interventi messi in campo dall'Italia, nei quali sono state utilizzate interforze: insieme al ministero della Salute, infatti, hanno lavorato Croce Rossa, Marina Militare e Polizia". Così il ministro della salute Lorenzin al sesto congresso dell'Italian Great Network congiunto con Memc (Mediterranean Emergency medicine congress), organizzato da Great-Global research on acute conditions Team Italy insieme alla American academy of Emergency medicine (Aaem) e la Mediterranean academy of Emergency medicine (Maem), all'Hotel Ergife di Roma. "Si può fare molto per migliorare ancora, innanzitutto aggiornando continuamente i modelli operativi che, per via della pressione demografica, per i cambiamenti dei livelli sociali, ma anche per quanto riguarda l'innovazione tecnologica, richiedono appunto continui e nuovi aggiornamenti. Noi abbiamo ancora il tema dei pronto soccorso che tra l'altro è un tema affrontato anche in un dibattito internazionale come quello di oggi e questo ci fa dunque capire che si tratta di una questione discussa in tutte le grandi metropoli del mondo. Nello stesso momento, noi abbiamo un sistema integrato territorio-ospedale che dobbiamo migliorare insieme a tutta la parte di gestione dell'urgenza sul territorio".
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