Anche senza il nuovo Airbus A340, rimasto a terra per gli ultimi collaudi, comincia oggi la missione di sistema di Matteo Renzi, con una novantina di imprenditori italiani, in Sudamerica e Cuba. Con un volume di esportazioni che, tra Cile, Perù, Colombia e Cuba, supera i 2 miliardi di euro, l'"altra America Latina" rappresenta un mercato in espansione per le imprese italiane. E, all'Havana, l'Italia non vuole perdere il treno della lenta apertura ai capitali stranieri nell'anno dello storico disgelo delle relazioni diplomatiche tra Cuba e Usa.
E' la prima volta che un presidente del consiglio visita il Perù, la Colombia e Cuba mentre il Cile fu una tappa del viaggio sudamericano di Romano Prodi.
Dal 23 al 28 Renzi, insieme ai viceministri Carlo Calenda e Mario Giro, alle maggiori imprese italiane, da Eni a Enel a Finmeccanica, e ad una rappresentanza di Confindustria e di gruppi come Sace, incontrerà le business community dei quattro paesi. Impulso ai rapporti commerciali ma anche colloqui con le massime autorità per risaldare un legame tradizionalmente buono per la storica presenza di emigrati italiani in Sudamerica. E all'Havana ricambierà la visita di Stato dopo che meno di un anno fa Raul Castro incontrò il premier a Palazzo Chigi.
Sabato Renzi visiterà nel nord del Cile la struttura astronomica dell'European Southern Observatory di Paranal per poi raggiungere domenica, insieme al primo ministro peruviano Cateriano il sito archeologico del Machu Picchu. Lunedì 26 il premier visiterà in Perù cantieri di aziende italiane e terrà colloqui ufficiali con il Presidente della Repubblica del Perù Ollanta Humala Tasso. In Colombia, Renzi avrà martedì un colloquio ufficiale con il Presidente della Repubblica Juan Manuel Santos e incontrerà gli esponenti della comunità italiana presso il Centro Italiano e al Collegio Leonardo Da Vinci. La missione si concluderà mercoledì all'Avana.
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