Politica

Papa: Giubileo occasione per varcare porta misericordia

Chiese aperte per accogliere e far uscire Signore prigioniero

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV - Il Papa invita tutti a profittare del giubileo per "varcare la porta della misericordia", "la porta - ha detto nella udienza generale - è generosamente aperta, ci vuole un po' di coraggio da parte nostra per varcare la soglia, ognuno di noi ha dentro di sé cose che pesano, o no? Tutti, no?, Tutti siamo peccatori, profittiamo di questo momento che viene e varchiamo la soglia della misericordia di Dio, che mai si stanca di perdonare, mai si stanca di aspettarci, ci guarda, è sempre accanto a noi, coraggio, entriamo su questa porta, entriamo per questa porta".
    "Con questa riflessione - ha detto papa Francesco all'inizio della sua catechesi - siamo arrivati alle soglie del giubileo, è vicino, davanti a noi sta la porta, ma non solo la porta santa, l'altra, la grande porta della misericordia di Dio, quella è una porta bella che accoglie il nostro pentimento offrendo la grazia del suo perdono, la porta è generosamente aperta". "Dal sinodo dei vescovi che abbiamo celebrato nello scorso mese di ottobre - ha ricordato poco dopo papa Francesco tutte le famiglie e la Chiesa intera hanno ricevuto un grande incoraggiamento ad incontrarsi sulla soglia di questa porta aperta, per uscire con il Signore incontro ai figli e alle figlie in cammino a volte incerti a volte smarriti in questi tempi difficili, le famiglie cristiane in particolare sono state incoraggiate i particolare ad aprire la porta al Signore che vuole entrare, portando la sua amicizia" e, ha aggiunto, "se la porta della misericordia di Dio sempre aperta anche le porte delle nostre chiese, delle nostre parrocchie, istituzioni, diocesi devono esser aperte perché così tutti possiamo uscire a portare questa misericordia di Dio, il giubileo - ha spiegato - significa la grande porta della misericordia di Dio ma anche le piccole porte delle nostre chiese, aperte per lasciare entrare o tante volte per lasciare uscire il Signore prigioniero delle nostre strutture, di tante cose".
   

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