Lo smog soffoca le città italiane e surriscalda la polemica politica fra governo e opposizioni, con Beppe Grillo che accusa "premier e ministri" di passeggiare "incuranti sui cadaveri di 68.000 italiani".
I due ministri sono intervenuti dopo gli attacchi giunti dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega Nord. Beppe Grillo ha pubblicato sul suo blog un post dal titolo 'Morti di guerra in tempo di pace'. "Il 2015 si chiuderà secondo l'Istat con 68.000 morti in più rispetto al 2014" ha scritto Grillo, secondo cui lo smog sta rendendo le città italiane "sempre più simili a Pechino". Però - ha aggiunto - a Milano "Pisapippa ha distrutto 573 alberi secolari che davano ossigeno". "Bloccare le auto non serve a nulla", ha twittato il segretario della Lega Nord Matteo Salvini. "Fossi sindaco mi occuperei di controllare le caldaie e di comprare autobus che inquinino meno". In effetti la situazione più drammatica la sta vivendo proprio Milano, dove il Pm10 ha superato il valore limite di 50 microgrammi al metro cubo anche ieri, 26 dicembre. Sono così diventati 97, dall'inizio dell'anno, i giorni in cui si è superata la soglia massima, mentre la normativa - ricorda l'Arpa - consente al massimo 35 giorni di sforamento. Inoltre, sono 32 i giorni consecutivi oltre il limite di concentrazioni di polveri sottili. Una situazione che non sembra destinata a cambiare: sempre secondo l'Arpa, l'Azienda Regionale per la protezione dell'ambiente, il tempo rimarrà stabile e per le prime vere piogge, che consentirebbero di 'ripulire' l'aria, bisognerà attenderà almeno fino al 4 gennaio. Anche per questo l'amministrazione comunale di Milano ha deciso di bloccare la circolazione delle auto per sei ore (dalle 10 alle 16) da oggi al 30 dicembre. "Il blocco della circolazione - ha spiegato il sindaco Giuliano Pisapia - è una misura emergenziale che va a sommarsi all'impegno serio e costante del Comune di Milano, che in questi anni è stato lasciato a combattere da solo proprio da tutti coloro che oggi dichiarano e commentano". Livelli allarmanti delle polveri sottili si stanno registrando comunque in tutta Italia, da Frosinone (deciso il blocco delle auto per tre giorni) a Cagliari, da Pordenone a Roma, dove il Codacons minaccia di denunciare in procura il Campidoglio perché non garantirebbe la salute dei cittadini.
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