E' scattato il conto alla rovescia per il Family day di sabato prossimo al Circo Massimo a Roma, evento che a detta degli organizzatori dovrebbe superare il milione di presenze, facendo nettamente meglio di quello di giugno dell'anno scorso a San Giovanni.
A fornire un 'assist' al Family Day, anche le associazioni cattoliche del Forum Famiglie, che in un incontro al Senato hanno tuonato contro il ddl Cirinnà sulle unioni civili. "Il ddl va riscritto, perchè non tiene conto dell'elemento più fragile, il bambino" hanno detto. Affermando poi di non comprendere tutta questa attenzione verso un problema che riguarda, secondo le loro stime, 529 bambini, mentre in Italia ci sono 34 mila minori abbandonati e senza una famiglia. I parlamentari scesi in campo a sostegno del Family Day hanno reso noto che alla manifestazione di sabato parteciperanno anche tanti sindaci con la fascia tricolore, insieme alla società civile e a rappresentanti delle istituzioni.
"Credo - ha detto il presidente del Comitato, Alessandro Pagano (Ap) - che si tratti dell'evento più importante per la nostra Repubblica in termini di adesioni". Pronto anche l'attacco al ddl Cirinnà: "non esistono sondaggi sul fatto che la stragrande maggioranza degli italiani voglia quelle cose, anzi semmai è il contrario. Si tratta di una legge assurda, tra l'altro solo per i ricchi, fatta per soddisfare capricci sulla pelle dei bambini".
Sacconi ha ribadito che Area Popolare "voterà 'no' sul ddl Cirinnà, sia alla Camera sia al Senato". Alla manifestazione di sabato è attesa, dunque, anche una lunga schiera di sindaci. Possibilità che è stata sottolineata da Umberto Di Primio (Chieti): "non è giusto calpestare i valori fondanti di questo Paese", ha detto ricordando il suo rifiuto, l'anno scorso, ad autorizzare le registrazioni per le coppie di fatto. "A chi parla di 'diritto ad avere un figlio' bisogna rispondere che è 'il figlio ad avere il diritto di crescere con due genitori'". Tra i presenti anche Rocco Buttiglione (Ap), che ha lanciato un appello a scendere in piazza: "L'adozione è un meccanismo attivato per dare dei genitori a chi non ne ha e per accontentare il desiderio di genitorialità di alcuni adulti, questa legge invece apre la strada all'utero in affitto, ma è bene ricordare che 2 mamme non valgono una mamma e un papà".
Un 'no' al ddl lo ha espresso anche Barbara Saltamartini (Lega-Noi con Salvini), che ha definito "irresponsabile l'atteggiamento della presidente della Camera Boldrini, che ha voluto esporre il suo pensiero, schierandosi". Anche se, ha aggiunto, "il doppiopesismo della sinistra lo conosciamo".
Tra i sindaci pro-Family day c'è anche Guido Castelli (Ascoli Piceno) che ha annunciato la sua presenza perché preoccupato dalla "fretta con cui si vuole liquidare un tema complesso, delicato e sensibile, riducendolo a puro diritto degli adulti, alla loro genitorialità, senza assicurare un'adeguata tutela ai minori".
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