La polizia austriaca ha rilasciato Gianmarco De Pieri, il militante bolognese fermato nel corso della manifestazione contro la chiusura della frontiera del Brennero. Il giovane è stato sentito dagli agenti con l'ausilio di un interprete e successivamente è stato rimesso in libertà. Ad attenderlo sul lato austriaco della frontiera vi erano i partecipanti del corteo che hanno improvvisato un sit in sedendosi sulla sede stradale di fronte ai poliziotti austriaci in assetto antisommossa. Il giovane non ha saputo spiegare il motivo del suo fermo, ma ha detto: "Sono stato fermato perché ero uno di quelli che hanno parlato di più nel corso della manifestazione".
"Alla fine, non potendo essere accusato di alcunche', se non di aver parlato ad un microfono, uno dei promotori della Marcia al Brennero fermato senza motivo dalla polizia austriaca, e' stato rilasciato". Lo afferma Nicola Fratoianni, dell'esecutivo nazionale di Sinistra Italiana, presente sul posto e che ha seguito direttamente le fasi successive al fermo fino alla soluzione positiva del caso. "Istigazione alla manifestazione" sarebbe l'imputazione, e' davvero una bella motivazione non certo degna di un Paese della Ue. Comunque ringraziando le autorita' italiane per la soluzione della vicenda, e' evidente che questo comportamento immotivato delle forze dell'ordine austriache trovera' in sede parlamentare nazionale ed europea l'occasione per essere chiarita. Rimane l'amarezza per come un Paese come l'Austria sia rapidamente scivolando su una china fatta di autoritarismo ed egoismo, un pessimo scenario per il futuro dell'Europa".
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