Politica

25 aprile: Renzi, antifascismo valore costitutivo Carta

A Repubblica, in riforma Costituzione nessuna deriva autoritaria

Redazione Ansa

 "L'antifascismo è elemento costitutivo e irrinunciabile della nostra società. Giusto tenere alta la guardia". Così, in un'intervista a Repubblica, il premier Matteo Renzi, secondo cui le candidature a Roma di Meloni e Raggi non mettono a rischio il senso della Liberazione: "Tutti ci riconosciamo nei valori della Costituzione". Renzi difende la riforma costituzionale. "La deriva autoritaria è quella che ha portato il fascismo. Qui non cambiamo nemmeno i poteri del Governo".

Finito tempo subalternità a Pm, velocizzare processi  - "I politici che rubano fanno schifo. E vanno trovati, giudicati e condannati. Questo è il compito dei magistrati, cui auguriamo rispettosamente di cuore buon lavoro. Dire che tutti sono colpevoli significa dire che nessuno è colpevole. Esattamente l'opposto di ciò che serve all'Italia. Voglio nomi e cognomi dei colpevoli. E voglio vedere le sentenze". Intervistato da Repubblica, il premier Matteo Renzi respinge l'equazione del neo presidente dell'Anm Piercamillo Davigo, le cui parole non sono però un'invasione di campo: "Una politica forte non ha paura di una magistratura forte. È finito il tempo della subalternità. Il politico onesto rispetta il magistrato e aspetta la sentenza". Per Renzi non si sta aprendo un nuovo scontro con la magistratura: "Noi facciamo le leggi, loro i processi". Sull'eventuale necessità di una riforma della giustizia, "adesso la priorità è che si velocizzino i tempi della giustizia", afferma il premier, che si dice "non interessato all'ennesima discussione sulle intercettazioni". Quanto alla prescrizione, "va bene allargarla, ma dando tempi certi tra una fase processuale e l'altra". Parlando del 25 aprile, "l'antifascismo è elemento costitutivo e irrinunciabile della nostra società. Giusto tenere alta la guardia", dichiara Renzi, secondo cui le candidature a Roma di Meloni e Raggi non mettono a rischio il senso della Liberazione: "Tutti ci riconosciamo nei valori della Costituzione. Sostenere il contrario significa dare spazio alla delegittimazione come arma della politica". Il presidente del Consiglio difende quindi la riforma costituzionale. "La deriva autoritaria è quella che ha portato il fascismo. Qui non cambiamo nemmeno i poteri del Governo". Renzi smentisce la possibilità di una manovra fiscale prima delle amministrative: "Questo è il Governo che ha ridotto più tasse nella storia repubblicana. La prossima riduzione fiscale sarà con la Stabilità 2017". Sulla possibilità di abbassare le aliquote Irpef, "vedremo in Stabilità. Calma e gesso. L'unica cosa di cui i cittadini possono essere tranquilli è che le tasse continueranno a scendere". In tema di immigrazione, la vittoria dell'ultra destra in Austria, "è un campanello d'allarme. Rispetto le scelte del popolo austriaco, ma sono convinto che loro rispetteranno le decisioni prese dall'Ue", afferma Renzi. Su un possibile intervento militare in Libia, "interverremo solo se il Governo Serraj chiederà a noi e al resto della comunità internazionale un sostegno. E solo insieme alla comunità internazionale. Pronti a un ruolo forte, ma niente avventure". Nell'intervista Renzi annuncia una riforma sui diritti tv sul calcio: "ci sta lavorando in modo costante il sottosegretario Lotti. Questione di qualche settimana e presenteremo il nostro progetto".

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