(ANSA) - ROMA, 24 AGO - Tetti di cemento armato costruiti su
muri in pietra, non in grado di sostenerne il peso. Anche ad
Accumoli, come era già successo in Abruzzo, esplode la polemica
sulla validità delle norme antisismiche del passato, indicate
tra le cause dei danni prodotti dal terremoto.
"Questo è un paese nato nell'800 con case fatte di terra e
sassi - denuncia Antonio, abitante di Accumoli che la notte del
23 agosto ha perso tutto, casa e parenti -. Quando ci fu il
terremoto nell'86 la Regione ha finanziato i lavori dando
permessi per fare i tetti in cemento armato. Una direttiva che
fu poi revocata ma ormai il danno era fatto".
In caso di terremoto, infatti, il tetto in cemento armato
oscilla in un blocco unico, gravando sulla struttura sottostante
che, se fatta di sassi, finisce per non reggerne il peso.
"Quanti tetti di cemento armato sono stati fatti pesare sui muri
di pietra?", si chiede Antonio indicando le case crollate
intorno a lui come a dire: "la risposta è sotto i vostri occhi".
(ANSA).
Sisma: Accumoli, la polemica sui tetti in cemento armato
Lo imponeva direttiva regionale dopo il terremoto del 1986