Nomine, incarichi e polemiche sembrano viaggiare a braccetto all'ombra del Campidoglio e della giunta guidata da Virginia Raggi. Dopo le forti turbolenze legate alle dimissioni del Capo di gabinetto del sindaco e dell' assessore al bilancio, registrate la scorsa settimana, e le vicende giudiziarie che coinvolgono l'assessore all'Ambiente, Paola Muraro, la fresca nomina ad assessore del magistrato, ex Corte dei Conti, Raffaele De Dominicis scatenano una nuova violenta polemica politica. Tutto nasce dalle parole di De Dominicis che, in una intervista, ha ammesso di avere accettato l'incarico in Campidoglio "perché un amico, l'avvocato Sammarco, mi ha chiesto la disponibilità e io ho deciso di mettermi a disposizione". Pieremilio Sammarco, amministrativista e titolare di un noto studio a Roma, è il fratello di Alessandro, avvocato penalista con un passato presso lo studio di Cesare Previti, dove la Raggi ha svolto parte del praticantato. Una informazione del suo curriculum omessa dall'allora aspirante sindaco che in campagna elettorale ha provocato polemiche al vetriolo. Oggi la sindaca, in un videomessaggio su facebook, ha difeso a spada tratta la nomina di De Dominicis descrivendolo come "un magistrato che ha sempre lottato per la legalità e la trasparenza, tra le inchieste più importanti ricordiamo quella su parentopoli, quella su affittopoli, quella sulla quantificazione del danno erariale di Mafia Capitale". Le parole del neo assessore al Bilancio hanno, comunque, rappresentato una vera e propria miccia alle polemiche facendo alzare ulteriormente la temperatura intorno alla squadra di 'governo della città guidata dalla Raggi. "A Roma è il caos - taglia corto Ernesto Carbone, deputato del Pd -. questa è' la prova che Alemanno e Previti dettano legge nella giunta". Gli fa eco l'ex candidato sindaco Dem Roberto Giachetti che non risparmia sferzate alla sindaca e agli M5S che si chiede: "lo scontro in Giunta non starà diventando uno scontro tra gli studi Sammarco e Casaleggio, col quale Raggi ha firmato un contratto?". Sulla nomina dell'ex magistrato contabile arrivano strali anche da destra. Per il senatore forzista, Maurizio Gasparri, "il metodo è veramente pessimo. Lo avrebbero definito addirittura mafioso i grillini quando erano più candidi e giovani". Il Movimento fa comunque quadrato intorno alla nomina di De Dominicis. Il presidente della commissione capitolina Mobilità, Enrico Stefano, la giudica "di primissimo livello e chiunque l'abbia proposta non mi interessa. Io ho letto sempre con interesse i suoi lavori. Ho una visione anglosassone e De Dominicis è una persona all'altezza. Non c'è né Sammarco né Previti: sono tutte falsità e un partito come il Pd che ha 'dimesso' il sindaco da un notaio non dovrebbe parlare".
Dai dem, però, si apre un altro fronte. "E' opportuno - si domanda il deputato Michele Anzaldi - che un super pensionato, come il neo assessore al Bilancio cumuli la sua ricca e legittima pensione, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 150-200mila euro, con un nuovo stipendio?". Per Anzaldi il Campidoglio dovrebbe fare come il Quirinale, dove i grandi dirigenti di Stato in pensione, che hanno accettato i nuovi incarichi di alta responsabilità, lo fanno a titolo gratuito.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it