Matteo Renzi avrebbe deciso: il referendum istituzionale sarà quasi certamente il 27 novembre. Frenando il pressing di alcuni dei suoi, che spingevano per votare il prima possibile, e ascoltando la moral suasion di vari interlocutori istituzionali, Colle incluso, per mettere prima in sicurezza la legge di bilancio in almeno una delle due Camere, il premier, nel consiglio dei ministri del 26 settembre, fisserà la data attesa dai due fronti per dare il via alla battaglia sulla Costituzione.
Lorenzin, fondo Sanità a 113 mld e tagli solo gossip -Minaccia di nuovi tagli alla Sanità con la prossima legge di Bilancio. L'ipotesi, circolata nelle ultime ore, è stata però smentita dal ministro della Salute Beatrice Lorezin, la quale ha affermato che il Fondo sanitario nazionale per il 2017 è fissato a 113 miliardi, ovvero 2 miliardi in più rispetto al 2016, e le voci di tagli sono solo ''gossip''. A rassicurare è anche il premier Matteo Renzi ma, in attesa di una conferma 'nero su bianco', Regioni e sindacati medici levano gli scudi: con ulteriori tagli, avvertono, sarebbe ''la fine della sanità pubblica''. In gioco, infatti, vi sono partite importanti ed ancora aperte, a partire dall'applicazione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) appena varati - ovvero le cure garantite ai cittadini - oltre alla stabilizzazione del personale sanitario più volte indicata come una priorità dallo stesso ministro. Le ipotesi di tagli, ha affermato Lorenzin, ''sono solo indiscrezioni, gossip, che ho letto con interesse, ma nessuno mi ha parlato di tagli al Fondo sanitario e le parole odierne di Renzi mi rassicurano, come tutti gli italiani, che abbiamo obiettivi comuni per il 2017: garantire i nuovi farmaci antitumorali, rifinanziare il fondo per i farmaci anti-epatite C e rispondere al fabbisogno per il personale, stabilizzare il precariato e sbloccare il turn over. Il fondo sanitario è fissato a 113 miliardi''. Ed infatti lo stesso premier, stamani, ha precisato che ''i fondi alla sanità nel 2017 continueranno a crescere.
Ad accendere le polemiche anche l'ipotesi di una tassa sulle sigarette per garantire, tra l'altro, la sostenibilità della spesa per i farmaci innovativi ad alto costo. Un'idea lanciata un anno fa dall'Associazione degli oncologi italiani Aiom ed appoggiata da Lorenzin perchè ''valutata condivisibile dal punto di vista scientifico'' anche se, ha detto, ''la scelta di questa misura, di cui si parla per compensare gli eventuali tagli alla sanità, competerebbe tuttavia ad altri''. Renzi, però, precisa: ''Non ci sarà alcun intervento sui pacchetti di sigarette''. Ma la sola ipotesi di nuovi tagli ha già provocato la dura reazione delle Regioni. Critico anche il Movimento 5 Stelle, mentre i sindacati dei camici bianchi si dicono pronti alla mobilitazione.
Verso referendum il 27 novembre, possibile rinvio Consulta
Data referendum in Cdm il 26 settembre. Italicum? Chiederemo alle opposizioni le loro idee