Davanti alla tragedia del terremoto Matteo Renzi chiede unità alle forze politiche, superando "polemiche e divisioni". L'appello è raccolto da tutti i partiti, a partire dal Movimento Cinque Stelle.
Ma Forza Italia invita il governo a "smetterla con la propaganda". La richiesta di unità, avanzata da Palazzo Chigi anche in vista dell'esame parlamentare del dl sugli aiuti in favore per chi ha avuto danni nei terremoti di agosto, arriva dopo la promessa di una ricostruzione totale delle zone terremotate. Una ricostruzione che non si limiti alle case buttate giù dalle scosse ma anche del patrimonio artistico e culturale e delle imprese commerciali, anima di un territorio piagato ed offeso dalla violenza del sisma. Per questo Renzi chiede alla politica di "fermare polemiche assurde".
Il riferimento va al polverone scatenato da un post di una senatrice M5S, subito sconfessata anche dal suo stesso Movimento. Ma soprattutto all'esame parlamentare del decreto, iniziato nei giorni scorsi in Senato e che dovrà proseguire alla Camera. "Ora riconosciamo le priorità: un conto sono le divisioni tra i partiti, legittime e sale della democrazia, altra cosa sono le polemiche sul terremoto", scandisce il presidente del Consiglio (trovando identica eco dal Colle) annunciando per domani un Consiglio dei ministri straordinario per fare una prima valutazione dei danni del sisma e per assumere i primi impegni.
"Mi auguro che le forze politiche smettano di litigare e siano unite per l'Italia", è l'auspicio del premier, chiaramente condiviso dal Pd e che, in generale, trova porte aperte nei partiti: a partire da M5S. "A situazione di emergenza eccezionale deve corrispondere una risposta eccezionale", si legge in un post del blog di Beppe Grillo pubblicato proprio mentre Renzi parla. "Fin dal 24 agosto il M5S ha dato la sua disponibilità a collaborare e a proporre soluzioni per aiutare le popolazioni colpite, in tempi rapidi. Facciamo presto". Anche la Lega, con Roberto Calderoli, assicura "tutto l'impegno possibile perché la ricostruzione delle zone colpite avvenga in tempi rapidi, sia completa e permetta di mettere al sicuro tutti gli edifici nel caso di nuovi terremoti". E "disponibile a discutere e sostenere tutte le misure" per la ricostruzione è Sinistra italiana".
Anche Fratelli d'Italia non fa mancare il proprio sostegno: "possiamo difendere, prevenire, ricostruire. Possiamo rispondere compatti, lavorare spalla a spalla. Fratelli d'Italia ha già presentato molte proposte da sottoporre al governo all'indomani della scossa di agosto. Sono a disposizione. Siamo a disposizione", scrive in serata Giorgia Meloni. All'appello di Renzi risponde anche Forza Italia, ma con un distinguo. Renato Brunetta, assicurando "senza polemiche" il sostegno degli azzurri avverte: "per collaborare e dialogare bisogna essere almeno in due, e Renzi ha fatto, e continua a fare, invece, tutto da solo". E ponendo alcune domande circostanziate si chiede se l'assenza di contatti con Fi o, più in generale con le opposizioni, da parte di Renzi non sia dovuta a 'distrazioni' referendarie: "Nel ribadirle la nostra disponibilità a collaborare, signor Presidente del Consiglio - scrive il capogruppo di Fi alla Camera - le chiediamo però di fare un po' di autocritica e di cambiare comportamento: parli di meno, meno interviste, meno televisioni, meno conferenze stampa, meno propaganda e più buon governo nell'interesse del Paese".
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