(ANSA) - ROMA, 4 GEN - "Condivido il nuovo codice etico,
perché l'avviso di garanzia vuol dire tutto e non vuol dire
niente, così come è troppo e troppo poco collegare ad un
procedimento penale la credibilità di una persona". Così Antonio
Di Pietro ai microfoni di Radio Cusano. "Non condivido per
niente invece - aggiunge - la cosa del tribunale popolare, che
non ha né capo né coda, addirittura con le persone scelte a
caso. Evidentemente e indubbiamente è provocazione, Beppe Grillo
è troppo intelligente per aver pensato davvero a un tribunale
popolare e a un tribunale speciale". Sulla Raggi Di Pietro
afferma: è stata "crocefissa ancor prima di aver ricevuto un
avviso di garanzia". "Non si può criminalizzare - prosegue -
qualcuno in base ad un avviso di garanzia. Questa è una
cattiveria ingiusta e ingiustificata. Per difendere la mia
onorabilità, ad oggi, ho dovuto promuovere 463 procedimenti. Non
va criminalizzata l'informazione".
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