"Ieri D'Alema ha detto che arrivano i riservisti, io credo che serva il contributo di tutti ma noi siamo l'unico partito in cui i riservisti vengono richiamati in guerra e danno una mano agli avversari. Vorrei che tutti avessero un margine di onestà intellettuale superiore: certo abbiamo fatto errori ma chi in passato ha avuto più di un' occasione per cambiare il paese prima di alzare il ditino potrebbe spendere 30 secondi per fare autocritica": così il presidente Pd, Matteo Orfini, contro Massimo D'Alema.
"Renzi - ha detto ancora riferendosi a D'Alema - ha detto di non attardarci in un dibattito su di noi ma io non sono renziano e oggi mi discosto perché per capire cosa serve al paese bisogna sapere cosa abbiamo alle spalle". "Il dibattito sul passato - sostiene Orfini - è surreale, si rimpiangono le stagioni, capisco l'Ulivo, meno l'Unione. Le difficoltà del nostro paese non nascono con il governo Renzi ma vengono dal passato, per 20 anni l'Italia è stata governata e non solo da Berlusconi".
La presenza ieri a Rimini di Roberto Speranza - ha detto invece Orfini - "è un gesto importante che segna la volontà nonostante le divisioni di non disperdere il filo della comunità". E' il riconoscimento che il presidente Pd Matteo Orfini fa all'esponente della minoranza. Non risparmia invece attacchi a Massimo D'Alema: "Renzi ha detto di non attardarci in un dibattito su di noi ma io non sono renziano e oggi mi discosto perché per capire cosa serve al paese bisogna sapere cosa abbiamo alle spalle". "Il dibattito sul passato - sostiene Orfini - è surreale, si rimpiangono le stagioni, capisco l'Ulivo, meno l'Unione. Le difficoltà del nostro paese non nascono con il governo Renzi ma vengono dal passato, per 20 anni l'Italia è stata governata e non solo da Berlusconi".