"È veramente una vergogna che nessuno dei parlamentari abbia il coraggio di mettere la faccia per una legge che è dedicata alle persone che soffrono, e non possono morire a casa propria, e che devono andare negli altri Paesi per godere di una legge che potrebbe esserci anche in Italia. Schiavi di uno Stato che ci costringe ad andare all'estero per liberarci da una tortura insopportabile e infinita".
Gli fa eco Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione e promotore della campagna 'Eutanasia': "Con questo terzo rinvio diventa evidente l'assenza di una volontà politica per approvare la legge. Di fronte a una richiesta sociale sempre più pressante di regole che consentano a tutti di morire senza soffrire, il comportamento irresponsabile del Parlamento - afferma Cappato - contribuisce a togliere credibilità alle istituzioni. C'è da augurarsi che i parlamentari che hanno lavorato seriamente sul testo di legge, a partire dalla relatrice Donata Lenzi, riescano a imporre alla conferenza dei capigruppo di mercoledì 1 marzo una decisione di contingentamento dei tempi per salvare la possibilità di una legge prima delle fine della legislatura".