"Il Governo guarda con rispetto al confronto parlamentare che c'è e credo sia doveroso e interpella le coscienze dei singoli parlamentari. Certo - ha precisato - la legge allo studio riguarda "il testamento biologico, non l'eutanasia": così il premier, Paolo Gentiloni da Milano commenta la vicenda del dj Fabo.
"Nessun malato, ovunque, ma particolarmente nella nostra Repubblica, deve sentirsi invisibile o dimenticato. E' da come una società affronta i problemi di chi è più fragile che si misura la sua civiltà e anche la sua vera forza. I pazienti di malattie rare sono vulnerabili più di altri". E' un passaggio dell'intervento del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata mondiale delle malattie rare.
"La nostra Costituzione tutela la salute come fondamentale diritto di ogni persona e come interesse dell'intera collettività. Si tratta di un diritto pieno, non comprimibile, che attiene alla dignità e alla libertà di ciascuno", afferma Mattarella. "La sfida delle patologie meno conosciute e delle risorse pubbliche limitate - aggiunge - non può esimerci dal ricercare sempre il pieno adempimento della Carta.
Il Capo dello Stato ha sottolineato la necessità di "uno sforzo corale contro le patologie rare. "Tenendo sempre aperto il dialogo tra i grandi istituti di ricerca e i centri indipendenti, sollecitando le case farmaceutiche ad affrontare le patologie rare". Per Mattarella, quello delle malattie rare "non è un capitolo separato dalla salute", ma un tema "che ci interpella tutti, e ci impegna come società democratica che vuole assicurare dignità e diritti di libertà ad ogni persona. Insieme possiamo progredire ancora".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it