Nuovo stop al Mattarellum in Commissione Affari costituzionali della Camera. Dopo il "no" al merito di questa proposta espresso la scorsa settimana da Fi e Ap, oggi ne è arrivato uno "sul metodo" da parte di Mdp. Alfredo D'Attorre ha infatti invitato a prendere atto che questo sistema non ha i numeri in Senato. Domani si concluderà il giro con il pronunciamento dei Gruppi e alle 14,30 la Conferenza dei capigruppo della Camera deciderà il percorso.
"Far passare il Mattarellum alla Camera - ha detto D'Attorre - con un voto a stretta maggioranza, sapendo che poi affonderà al Senato, significherebbe mettere la legge elettorale su un binario morto. Allora sarebbe più onesto dire 'non vogliamo fare la legge elettorale'". "Il nostro - ha spiegato - non è un pronunciamento sul merito del Mattarellum, ma sul metodo da seguire, che è la condivisione per arrivare a una conclusione. Dopo il 'no' di un partito numericamente importante, come Ap, e dopo il fatto che tra le opposizioni solo la Lega appoggia il Mattarellum, occorre prendere atto delle condizioni reali".
D'Attorre ha quindi indicato un metodo per proseguire, cioè quello di tematizzare la discussione su tre punti che costituiscono il minimo comune denominatore: l'abbassamento della soglia del Senato, oggi all'8% su base regionale ("è incostituzionale"), l'estensione della doppia preferenza di genere anche al Senato, e l'armonizzazione delle soglie di Camera e Senato. "Poi noi - ha aggiunto - faremo una battaglia contro i capilista bloccati. Infine D'Attorre ha posto il tema del Congresso del Pd: "O il Pd chiede ufficialmente il rinvio della discussione per poter concludere il congresso, e allora ne teniamo conto, o procediamo adottando un testo base".