(di Andrea Buoso)
- UDINE - Un messaggio ai governi, in particolare all'Europa, perché cresca la consapevolezza che l'istruzione, e l'alta formazione accademica in particolare, è "fondamentale per promuovere la sostenibilità economica, sociale e ambientale", e promuove "la partecipazione democratica nella vita sociale e la mobilità sociale". Lo hanno lanciato da Udine i 250 partecipanti al G7 Università, l'incontro mondiale tra esponenti degli Atenei ideato e promosso dalla Conferenza dei rettori italiani (Crui), che in due giorni hanno elaborato un 'Manifesto' per ribadire e impegnarsi nell'"Educazione per tutti", come recita l'Agenda 2030 dell'Onu.
I lavori - che ieri hanno visto in apertura la partecipazione della ministra dell'Istruzione Valeria fedeli - sono stati suddivisi in quattro tavoli tematici, su altrettante linee di impegno delle istituzioni accademiche: Cittadinanza globale; Educazione e sostenibilità; Cultura e società; Sviluppo economico.
Il Manifesto letto oggi nella sessione plenaria conclusiva impegna gli Atenei a fare ricerca e insegnare proprio la 'cittadinanza globale' come una disciplina interdisciplinare, che tocchi ogni campo del sapere: democrazia, inclusione e uso del metodo scientifico sono i cardini dell'impegno. Per promuovere la sostenibilità economico, sociale e ambientale nei corsi e nei Master, vengono quindi sollecitate azioni di partnership tra istituzioni universitarie e attori esterni dei Paesi ricchi di quelli in via di sviluppo.
Tra la proposte più innovative, rientra una sorta di "passaporto studentesco" che consenta di trasferire in ogni punto del globo il diritto all'istruzione e le competenze acquisite di ciascuno studente. Un impegno chiesto alle università anche alla flessibilità dei curricula, anche nei confronti di realtà non accademiche.
Infine, il Manifesto chiede in particolare all'Ue di prendere l'iniziativa di diffondere esperienze di mobilità simili all'Erasmus per gli studenti di tutto il mondo. Gli stati membri vengono invitati a sollecitare la competenza e il coordinamento di questo campo in seno all'Unione.
''Abbiamo lavorato sull'idea di una cittadinanza globale dell'educazione e sull'abbattimento delle barriere per allargare l'accesso all'alta formazione, creare più sviluppo, aumentare la tolleranza, garantire un sistema più democratico, dove le diversità diventino motivo di crescita comune'', è il commento al manifesto del presidente della Crui, Gaetano Manfredi. Per fare questo, ha aggiunto ''ci vogliono politiche nazionali e sovranazionali che consentano di realizzare sia in termini di investimento, processi, regole''.
Un messaggio di speranza che è stato sottolineato anche con l'assegnazione del premio alla Conoscenza della Crui a Malala Yousafzai, la studentessa pakistana Nobel per la pace 2014, "per l'impegno a favore del diritto delle bambine ad andare a scuola - recita la motivazione - esempio di coraggio, determinazione e consapevolezza che solo sul sapere si fonda il diritto all'uguaglianza e la costruzione di un futuro sostenibile e migliore". (ANSA).
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