Riunione al Viminale con i rappresentati della Libia, del Niger, del Ciad e del Mali: al centro i temi legati al controllo dei flussi migratori e agli aiuti economici ai paesi africani.
L'incontro segue quello, sempre al ministero dell'Interno, con 14 sindaci delle comunità libiche, nel quale sono stati definiti interventi contro i trafficanti e per la crescita e lo sviluppo del paese; e precede di poche ore il vertice di Parigi tra Francia, Germania, Italia e Spagna su migranti e Libia.
Si è svolto inoltre un primo confronto al Viminale, anche con il ministro dell'Interno Marco Minniti, sul tema delle linee guida a prefetti, questure e comuni per gli sgomberi di edifici occupati. Si tratta solo dell'avvio dell'esame rispetto a una questione che lo stesso ministro vuole affrontare sentendo anche gli altri interlocutori istituzionali coinvolti, a partire dall'Anci in rappresentanza dei Comuni e dalle Regioni. Il punto di partenza resta il cosiddetto pacchetto Minniti-Orlando sulla sicurezza urbana che all'articolo 11 già contiene misure in tema di sgomberi, spiegano fonti del ministero.
Nella riunione della cabina di regia al Viminale. è stata decisa la costituzione di una "Task Force" ad alto livello delle forze di sicurezza per accrescere la cooperazione tra Libia, Ciad, Niger e Mali. La task force si riunirà a breve a Roma.
Nella "Cabina di Regia" dei Ministri dell'Interno di Ciad, Italia, Libia, Mali e Niger al Viminale - si legge nel comunicato integrale del ministero - i ministri hanno espresso soddisfazione per l'agenda del Vertice di Parigi che può costituire l'inizio di un nuovo rapporto tra Europa e Africa. Hanno ribadito la necessità di rafforzare la capacità di controllo dei confini marittimi e terrestri attraverso l'attivazione di meccanismi a supporto della formazione e dell'operatività delle guardie di frontiera; hanno convenuto che per l'azione di contrasto al terrorismo e ai trafficanti sia indispensabile rafforzare le istituzioni statuali di ogni singolo Paese. Hanno constatato a questo riguardo i progressi realizzati in particolare dalle autorità libiche, segnatamente dalla guardia costiera, nel salvataggio di vite umane a mare e nel contrasto ai trafficanti di esseri umani, hanno ribadito il sostegno all'accordo di pace tra le tribù del Sud della Libia e riaffermato l'importanza di sostenere la Libia nella creazione di una guardia di frontiera.
Inoltre hanno ribadito la necessità di effettuare ogni sforzo utile a sostenere ogni iniziativa in favore dello sviluppo di una economia locale che sia alternativa a quella collegata ai traffici illeciti; e a questo riguardo, hanno richiamato gli esiti della riunione che si è svolta a Roma lo scorso 26 agosto presso il Viminale tra il Ministro dell'Interno Marco Minniti, il Ministro dell'Interno libico Aref Khoja ed i sindaci delle municipalità libiche al fine di individuare dei progetti di sviluppo ed i relativi possibili canali di finanziamento, attraverso un vero e proprio organico piano di investimento che possa avvalersi anche dei fondi del Trust Fund dell'UE per l'Africa.
E' stato quindi concordato di allargare a Ciad, Niger e Mali il dialogo con le autorità municipali al fine di favorire lo sviluppo di economie alternative; e di costituire una "Task Force" ad alto livello delle forze di sicurezza che si riunirà a breve a Roma al fine di accrescere la cooperazione tra i Paesi membri della Cabina di Regia. Infine si è convenuto sulla necessità di un maggiore coinvolgimento di Oim e Unhcr con l'obiettivo di realizzare in Niger e Ciad e di migliorare in Libia i centri di accoglienza per migranti irregolari, coerentemente con il proprio impianto legislativo, con l'obiettivo di uniformarli agli standard umanitari internazionali e di implementare con il sostegno finanziario e tecnico dell'UE le politiche di rimpatrio volontario assistito con azioni concrete tese a convincere i Paesi di origine a collaborare a questo sforzo.
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