E alla fine, dopo una lunga autosospensione che certo non portava venti di pace, Milena Gabanelli, storico volto del giornalismo d'inchiesta della Rai, ha lasciato il servizio pubblico dove lavorava dal 1982, con una amara lettera di dimissioni in cui dice no alle proposte che le erano state fatte nello scorso settembre, e a quelle che si erano aggiunte in questi mesi di confronto e trattativa perchè ''le condizioni proposte non permettono di produrre risultati apprezzabili''.
La giornalista dice no quindi alla ''condirezione di Rainews con delega al relativo sito e l'implementazione del numero dei giornalisti'', dice no alla proposta di tornare a Report - con una condirezione con Sigfrido Ranucci che considera ''mortificante per il collega e l'intera squadra'' e del resto l'esperienza di quel programma nato nel 1997, dopo vent'anni è per lei conclusa. La Rai da parte sua dichiara ufficialmente una grande ''amarezza'', mentre il direttore generale Mario Orfeo, si dice ''dispiaciuto e stupito'', perchè in questi 5 mesi dal suo insediamento ''ha ricercato ogni soluzione'' per convincerla a restare. La proposta della direzione generale, dice esplicitamente la Rai, era di ''svolgere il prestigioso incarico di condirettore di Rainews24 con la delega allo sviluppo del portale web (con 45 giornalisti, una nuova grafica e il contributo di tutte le testate) e insieme di ritornare in video con Report, la trasmissione da lei resa celebre". "Una doppia offerta - fa sapere l'azienda di Viale Mazzini - che doveva rappresentare il momento di passaggio verso la nascita di una testata web autonoma, i cui tempi di realizzazione sono oggi fissati dal nuovo contratto di servizio approvato dal Cda Rai e presto al vaglio della Commissione parlamentare di vigilanza. Una proposta peraltro molto più avanzata rispetto a quella che la stessa Gabanelli accettò nel gennaio scorso dal precedente Dg Antonio Campo Dall'Orto come vice direttore all'Offerta informativa con delega per il digitale". Gabanelli però non ci sta e a 63 anni è pronta per una nuova avventura.
''Al fine di non disperdere il lavoro fatto in questi mesi, ho proposto al Direttore Generale una striscia quotidiana di 4 minuti di un fatto raccontato per numeri. Ma anche questa strada secondo il Dg non è al momento percorribile'', spiega ed ora sarà il momento dice all'Ansa, ''di pensare al futuro, da domani. Finora mi sono impegnata in questa trattativa ma non ho voglia di cambiare mestiere''. La7 del resto, come aveva detto tempo fa il suo direttore di rete Andrea Salerno, la aspetta a braccia aperte ''per fare servizio pubblico'', ma c'è anche la possibilità di andare a Sky dove si lavora ad una nuova generazione dell'informazione. Intanto a criticare le scelte della Rai sono Fnsi e Usigrai, che parlano di ''perdita molto grave'', mentre per i parlamentari M5S in Commissione di Vigilanza la notizia è ''il fallimento di Mario Orfeo come direttore generale''.
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