Politica

Ultradestra e clan, ad Ostia 'Suburra' non è fiction

La 'zona grigia' del litorale, l'endorsement di Spada a CasaPound

Redazione Ansa

A Ostia 'Suburra' non é una fiction e la criminalità e i clan allungano i tentacoli della piovra anche in direzione della politica nel bisogno continuo di riposizionarsi per non perdere consenso e moltiplicare gli affari. Di sicuro la famiglia Spada e CasaPound (Cpi) hanno in comune una cosa: il welfare alternativo. Roberto Spada, aggressore del giornalista della Rai, fino a oggi incensurato ma fratello di un boss, fa lezioni di boxe gratuite ai ragazzi di Nuova Ostia e trova casa a chi l'ha persa, raccontano nella zona. I 'fascisti del terzo millennio' di Cpi distribuiscono generi alimentari alle famiglie in difficoltà, ma solo se italiane (almeno 250 in campagna elettorale e prima). Sul litorale romano, il rapporto tra il clan di nomadi italiani legati ai Casamonica e il candidato Luca Marsella é immortalato in un foto in cui Roberto Spada e il 30/enne di Cpi si abbracciano sorridenti. "Faccio fotografie con centinaia di persone", ha detto Marsella, condannando mafia e illegalità.

A pochi giorni dal primo turno delle municipali Roberto Spada - fratello di Carmine detto Romoletto, condannato a 10 anni per estorsione con l'aggravante mafiosa - é stato esplicito su Fb: "Il 5 novembre si avvicina... - scrive - e sento dai cittadini tutti la stessa cantilena: 'Qua sto periodo se vedono tutti sti politici a raccontarci barzellette... gli unici sempre presenti sono quelli di CasaPound". Un endorsement, un appoggio esplicito in grado di spostare centinaia se non migliaia di voti. Il 5 novembre CasaPound e alleati vanno oltre il 9%.

"Ho sempre ribadito la mia condanna verso ogni mafia, malaffare e criminalità organizzata e specificato che CasaPound non farà favori a nessuno", scrive oggi Marsella. Ma il rapporto tra gli Spada e CasaPound non é nuovo.

Nel 2012 l'allora leader di CasaPound a Ostia Ferdinando Colloca, poi condannato in primo grado per corruzione con l'aggravante del metodo mafioso, fece una società con il genero di Armando Spada, esponente di peso del clan. Con la complicità dell'ex direttore dell'Ufficio Tecnico del Municipio, Aldo Papalini, presero uno stabilimento togliendolo ai proprietari. Per aver scritto su tutto questo e assistito a una sparatoria che coinvolse due Spada, la cronista di Repubblica Federica Angeli é sotto scorta da diversi anni. Se Roberto Spada ha la fedina pulita, Marsella é stato condannato in primo grado a due mesi (pena sospesa) per minacce di morte a due liceali che manifestavano contro Cpi a Ostia. "La vera vergogna di tutta questa vicenda è infangare un quartiere (Nuova Ostia, feudo degli Spada, ndr) popolato per la stragrande maggioranza da persone per bene - scrive Cpi del Municipio X di Roma -. Non c'è stata questa attenzione e nessuna accusa quando a prendere il 50% era il M5S, o quando il Municipio è stato sciolto per mafia per colpa degli affari del Pd". Roberto Spada non é nuovo agli endorsement. Nel 2015 scrisse su Fb: "Mi piacerebbe candidarmi qui a Ostia. Il M5S é l'unico che ha dimostrato finora di essere un partito pulito".
   

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