Era già tutto chiaro da alcune settimane. Ma lo spettacolo di un Senato tristemente vuoto sia per ragioni politiche che per meno nobili fughe natalizie ha rafforzato la determinazione di Sergio Mattarella a chiudere presto la partita della legislatura.
Il percorso è quindi tracciato. E sarà, come è ovvio che sia, il premier Paolo Gentiloni a dar fuoco alle polveri. Sul calendario c'è una sola giornata cerchiata in rosso: il 28 dicembre. La mattina del 28 il presidente del Consiglio incontrerà la stampa per gli auguri di fine anno: sarà l'occasione per certificare che il suo compito è finito. Quindi salirà al Quirinale per confermare ufficialmente quanto detto ai media. E Mattarella non perderà tempo: la prassi vuole che il capo dello Stato convochi i presidenti di Camera e Senato che a loro volta certificheranno la conclusione politica dell'attività legislativa. Subito dopo il Quirinale renderà pubblico lo scioglimento delle Camere con una breve nota. Il percorso sarà chiuso da un Consiglio dei ministri per approvare il decreto di scioglimento.
Se la strada verso il voto è tracciata, sarà poi il Governo a decidere la data delle elezioni che può cadere in un periodo tra i 45 e i 70 giorni. Basta leggere questi numeri per capire che si voterà il 4 marzo. In questo periodo non brevissimo - bisogna aggiungere anche il tempo che ci vorrà per formare un nuovo governo - Paolo Gentiloni guiderà l'esecutivo per gli affari correnti. E lo farà con una certa pienezza di forza politica: ha sempre evitato un voto di sfiducia e non si presenterà formalmente dimissionario. Un accorgimento voluto proprio dal presidente che ha il dovere di pensare in prospettiva. E al Colle già si ragiona sugli scenari post-voto. Anche su quelli meno auspicati da Mattarella: lo sfilacciamento dei tempi dovuti alla difficoltà di trovare una maggioranza parlamentare o - peggio - l'impossibilità di formare un nuovo esecutivo e il conseguente ritorno al voto nel prossimo autunno. In questo caso servirebbe ancora Gentiloni.
Il Colle decide, da Camere segnali inequivocabili
Mattarella aspetta Gentiloni,niente dimissioni, procedure rapide