Politica

Telefonata sul decreto banche. Berlusconi: "De Benedetti preso con le mani nella marmellata"

Renzi: 'C'era un'agenzia sul fatto che avremmo fatto quella riforma'. Di Maio: 'Uno scandalo'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 10 GEN 2018 -"Io penso che se fosse capitato a me sarei già in croce, vediamo come andrà a dipanarsi ma quel conflitto di interessi attribuito a me e alle mie aziende fa sorridere mentre vedo che il signor De Benedetti i cui giornali hanno fatto campagna contro di me oggi è stato preso con le mani nella marmellata". Lo afferma Silvio Berlusconi a Radio 105.

Un portavoce dell'Ing. De Benedetti ricorda ancora che ''non vi è stato alcun abuso di informazione privilegiata da parte sua. L'approvazione della norma era ampiamente nota - continua -, al punto che UBS aveva tenuto una conferenza stampa sul tema due settimane prima, presso la Borsa di Milano, consigliando di acquistare azioni delle banche Popolari. Del resto, anche la Procura di Roma - conclude -, investita della vicenda, a giugno dello scorso anno ne ha chiesto l'archiviazione''.

'Lo chieda a De Benedetti visto che è il suo editore... C'era un'agenzia sul fatto che avremmo fatto quella riforma'. Matteo Renzi risponde così, a 'Circo Massimo' su Radio Capital, a Massimo Giannini che gli chiede della notizia, pubblicata dai giornali, di una telefonata del 16 gennaio 2015 nella quale Carlo De Benedetti parla della riforma delle Banche Popolari con il suo broker e dice di aver parlato con l'allora premier ('Mi ha detto che il decreto passa').

La trascrizione della telefonata di 4 giorni prima del via libera al decreto, registrata sulla base della norma sulle intermediazioni, è stata acquisita della commissione d'inchiesta sulle banche. Per l'indagine sull'ipotesi di insider trading avviata tre anni fa dalla Procura di Roma su segnalazione della Consob e del suo presidente Giuseppe Vegas, che aveva evidenziato plusvalenze e movimentazioni anomale sui titoli, i pm di Roma hanno chiesto l'archiviazione perchè - scrive il Corriere della Sera - sia Renzi che De Benedetti, interrogati, hanno escluso di essere entrati nel merito del testo poi approvato da Palazzo Chigi.

Ora il Gip dovrà decidere se accogliere la richiesta della Procura e la vicenda sarà affrontata nella relazione finale della commissione sulle banche. 

"E' uno scandalo - ha commentato Luigi Di Maio - sapere che il premier, allora Matteo Renzi, mentre stava per fare un decreto legge in 25 minuti che azzerava i risparmi dei risparmiatori, chiamava De Benedetti per dirgli che stava per fare il dl e quello attacca, chiama i suoi e dice: stanno per fare il decreto legge, comprate le azioni. Se questo è il modello del Pd, di coloro che dovevano esser la sinistra, io quel modello lo combatterò con tutte le mie forze. Non vanno votati, quei signori al massimo possiamo mandarli all'opposizione ma io sarei per mandarli a casa".  

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