Da una parte le forze contraenti del Patto del Nazareno, dalla'altra gli alleati dell'asse anti-sistema: la politica italiana si divide sull'ipotesi di impeachment nei confronti del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L'ipotesi di messa in stato di accusa, prima ventilata e poi chiesta con chiarezza dal M5S vede infatti Fdi sulla stella linea e, allo stesso tempo, innesca la feroce reazione di Pd e FI.
"Serve l'impeachment perché bisogna parlamentarizzare tutto anche per evitare reazioni della popolazione. Poi al voto", è l'affondo di Luigi Di Maio che chiede la messa in Stato di accusa di Mattarella in diretta telefonica con il programma di "Che tempo che fa" e chiede alla Lega di non tirarsi indietro. "Badate che non facciamo a cuor leggero perché abbiamo sempre tutelato la Costituzione", incalza Alessandro Di Battista dalla piazza di Fiumicino. La leader di Fdi, Giorgia Meloni era stata tra i primissimo politici ad evocare l'impeachment, sul quale, di fatto si spacca il centrodestra. "E' irresponsabile parlare di impeachment", è la ferma reazione di un "preoccupato" Silvio Berlusconi che punta il mirino contro il M5S. Dal Pd e da Leu la reazione contro la mossa del M5S è univoca. "Contro il Colle attacchi inauditi, ha difeso gli italiani", sottolinea il reggente Dem Maurizio Martina. "Minacciare Mattarella è indegno, non si scherza sulle istituzioni", rinfocola Matteo Renzi. "Le prerogative del Presidente della Repubblica sono garanzia per il Paese e per i cittadini, Di Maio e Salvini rileggano la Costituzione", incalza il leader di Leu Pietro Grasso. Ma lo scontro istituzionale divide anche gli utenti social. Su twitter, tra i Topic Trends spiccano proprio "#Mattarella" o "iostoconlacostituzione" mentre gli esponenti Dem rilanciano l'hashtag "iostoconMattarella". Ma c'è chi invece è anche d'accordo con Di Maio, il cui video di attacco al Colle diffuso in tarda serata incassa oltre due milioni di visualizzazioni.
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