"Gli idoli chiedono sangue. Il denaro ruba la vita e il piacere porta alla solitudine.
"Io vi invito a pensare oggi: quanti idoli ho? O qual è il mio idolo preferito?". Lo ha detto papa Francesco, parlando 'a braccio'.
"Riconoscere le proprie idolatrie è un inizio di grazia, e mette sulla strada dell'amore", ha osservato. Infatti, "l'amore è incompatibile con l'idolatria: se un qualcosa diventa assoluto e intoccabile, allora è più importante di un coniuge, di un figlio, o di un'amicizia. E così, per andare dietro a un idolo possiamo anche rinnegare il padre, la madre, lo sposo, i figli, le cose più care".
Secondo il Pontefice, "l'attaccamento a un oggetto o a un'idea rende ciechi all'amore. Per amare davvero bisogna esseri liberi dagli idoli". "Qual è il mio idolo? Toglilo e buttalo dalla finestra", ha infine suggerito ai fedeli.